Cronaca Catania – Nel Catanese ubriaco maltratta e strangola figlio minorenne, arresto e reclusione nel carcere di Piazza Lanza
Cronaca Catania. La Procura Distrettuale della Repubblica, ha richiesto e ottenuto la misura cautelare in carcere eseguita dai carabinieri della Stazione di Riposto, nel Catanese, per R.M, indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia e tentato omicidio commessi in danno del figlio minorenne
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Le indagini, hanno evidenziato come l‘uomo, già destinatario il 14 gennaio scorso di un avviso di conclusione indagini, emesso in relazione al reato di maltrattamenti in famiglia, commesso in danno della madre e del fratello fino al 9 settembre dello scorso anno, e del reato di lesioni aggravate della sola madre il 27 giugno dello scorso anno, abbia replicato la condotta vessatoria anche nei confronti del figlio minorenne. Il gesto è venuto alla luce grazie a una segnalazione urgente dei servizi sociali inviata ai carabinieri. Il minore, fu accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Acireale, dove i medici gli hanno riscontrarono un edema alla regione cervicale sinistra. In quell’occasione, il minore, dichiarò di essere stato aggredito dal genitore intorno alle 2 del 13 gennaio; in particolare, di essere stato svegliato mentre si trovava a dormire sul divano, perché il padre pretendeva che gli facesse una sigaretta; al suo rifiuto il genitore gli ha stretto le mani intorno al collo nel tentativo di strangolarlo.
Circostanze confermate ai carabinieri dalla zia del ragazzo che, ha aggiunto che quella notte l’odierno indagato avrebbe preteso dal figli, anche che lo stesso gli portasse a letto il “pappagallo” poco dopo, udito il nipote chiedere aiuto, la donna si è alzata per raggiungerlo; giunta nel salotto ha visto il fratello di spalle intento ad aggredire il ragazzo e di aver spinto con forza il fratello, consentendo al nipote di liberarsi dalla morsa; ha portato il nipote a dormire con lei. La donna si è rivolta ai servizi sociali, i quali hanno attivato la procedura di allontanamento del minore dalla casa; l’indagato, venuto a sapere che il figlio stava lasciando l’abitazione, ha commentato con una frase volgare, facendo intuire che non gliene fregava niente; il ragazzo era ormai vittima del padre. La sinergia tra servizi sociali, carabinieri e autorità giudiziaria, ha consentito che si producesse un quadro probatorio a carico dell’indagato che, ne ha consentito l’arresto e la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Foto articolo: immagine di repertorio
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