Lo scorso 4 luglio 2020 giungeva presso la locale Sala Operativa la segnalazione di un uomo che riferiva di stare ingerendo un ingente quantità di pillole, col chiaro intento di togliersi la vita.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Gli operatori della Polizia di Stato, risaliti all’intestatario dell’utenza mobile dalla quale era partita la chiamata, inviavano la Volante in una via del centro storico ove, presumibilmente, poteva trovarsi la persona in pericolo di vita.
Gli operatori della squadra volanti, diretti dal Dott. Francesco SAMMARTINO, unitamente al personale medico del 118 e dei Vigili del Fuoco, bussavano ripetutamente al campanello dell’abitazione senza ricevere risposta alcuna e formulavano invano il numero telefonico del soggetto al fine di udirne il suono del cellulare dall’esterno.
Esperiti accertamenti tra i vicini di casa, dalle risultanze gli operatori venivano indotti a ritenere che l’abitazione fosse vuota e pertanto dirigevano le verifiche di ricerca alla locale Sala COT, presso la banca dati del gestore di telefonia mobile al fine di attuare la procedura c.d. di “salvataggio vite” mediante la geolocalizzazione dell’utenza telefonica.
Immediatamente la “Volante” si poneva alla ricerca dell’abitazione che veniva individuata nel centro storico Empedoclino.
Gli operatori , con non poche difficoltà, riuscivano a scardinare gli usci e finalmente accedevano all’interno di un’unica camera ove, adagiato sul letto, trovavano il soggetto privo di sensi con una flebile attività cardiaca e respiratoria.
Immediatamente soccorso dal personale sanitario, con l’ausilio degli stessi poliziotti che aiutavano i sanitari a trasportare il soggetto sull’ambulanza e, successivamente, scortando il mezzo verso l’Ospedale San Giovanni di Dio, è stato acclarato che l’uomo aveva ingerito circa un centinaio di compresse, farmaci riconducibili alla categoria degli ansiolitici ed al trattamento di crisi epilettiche, con chiaro intento suicidario.