Coronavirus, dirigente medico Asp Catania, Carmelo Coppolino: “Non abbiamo il reale polso della situazione”

Emergenza Coronavirus, dirigente medico Asp Catania, dottor Carmelo Coppolino: “Non abbiamo il reale polso della situazione”

Riportiamo l’interessante punto di vista del dottor Carmelo Coppolino, dirigente medico di I livello Asp Catania dell’ospedale di Paternò, presso UOC di Radiologia, sull’emergenza coronavirus che stiamo vivendo.

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Il Coronavirus è stato inizialmente troppo sottovalutato?
«Assolutamente sottovalutato secondo il mio parere da parte dei vertici nazionali sotto un punto di vista mediatico e tecnico, ci avrebbero dovuto allertare con i dovuti modi!
Avrebbero dovuto metterci nelle condizioni di affrontare il problema sotto il profilo sanitario con le dovute scorte di DPI e risorse tecniche e di personale. Ricordo che più di qualcuno di molto l’autorevole ci invitava a uscire tranquillamente ed a fare gli aperitivi. Le autorità locali non sono state correttamente preparate, nonostante ci fosse una pubblicazione in GURI del 31 gennaio del Consiglio dei Ministri che dichiarava lo stato di emergenza».

Al momento pensi che la situazione in Sicilia e in particolare nella Provincia di Catania possa peggiorare?
«Non posso fare alcuna stima, però dal flusso di persone dal Nord Italia, la situazione potrebbe peggiorare! Catania è la città più colpita perché probabilmente è nel bene e male la città più dinamica.
Il problema è che non abbiamo il reale polso della situazione in quanto non si fanno i tamponi nel giusto quantitativo.
L’anello debole nella Catena di contagio sono i pazienti asintomatici, ugualmente infettivi; non a caso, è capitato spesso, che ad essere contagiati ed a contagiare sia stato il personale sanitario stesso».

Ti trovi d’accordo sulle misure varate dal Governo?
«Su quelle sanitarie mi trovo in accordo anche se ripeto, sono arrivate troppo tardi! Avrei preferito una serrata anticipata e più restrittiva da subito!
Sulle misure fiscali credo siano insufficienti ed in alcuni casi tendenziose. Quali e quante sono le partite iva non iscritte ad un ordine professionale a cui andrà il contributo? I liberi professionisti come faranno senza lavorare? Perché ancora tarda la cassa integrazione in deroga? Non è vero che è immediato e semplice la sospensione delle bollette, dei mutui e dei finanziamenti! Secondo me non hanno dato la possibilità alle famiglie di avere la liquidità che serve in un momento difficile come questo!
Ricordiamoci che tanta gente vive alla giornata! La Cina sta per ripartire dopo due mesi di isolamento e ricordiamoci che il popolo italiano non ha le stesse abitudini del popolo cinese che vive condizioni socio-politiche molto più stringenti di quelle Europee/Italiane».

Questa pandemia potrebbe cambiare le abitudini future dei cittadini e se si troverà una soluzione definitiva per combatterlo e ripartire?
«Sicuramente cambierà la mia vita e le mie abitudini, nonostante credo di essere sempre attento alle tematiche sanitarie ed ambientali.
Spero che la popolazione ed i governi capiscano quanto sia importante prevenire ed investire in ricerca e sanità! Lo spero vivamente per la mia generazione è quella dei miei figli!!
Anche le politiche ambientali devono cambiare; pare che questo virus si leghi alle particelle di smog atmosferico.
La soluzione si troverà sicuramente per trovare un vaccino! Sono assolutamente fiducioso! Onestante non conosco i tempi; ma già basterebbe che venissero approvate le terapie finalizzate a bloccare la sintomatologia virale, cosa che è già in corso».

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