Contributi a fondo perduto: ecco la domanda, i requisiti e gli importi

Al via le domande per richiedere i Contributi a fondo perduto. L’Agenzia delle Entrate ha reso attiva la procedura per l’invio dell’istanza da ieri pomeriggio che scadrà il 13 agosto 2020. Gli eredi, invece, possono presentarla a partire dal 25 giugno e fino al 24 agosto.

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Contributi a fondo perduto previsti nel Decreto Rilancio: i beneficiari

Possono richiedere il contributo a fondo perduto i titolari di partita IVA esercenti attività d’impresa, lavoro autonomo e di reddito agrario che rispettino questi requisiti:
ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019;
fatturato di aprile 2020 ha subito una riduzione del 33% rispetto al fatturato di aprile 2019;
hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019;
hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio dei Comuni in cui lo stato di emergenza per eventi calamitosi era in vigore quando è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria (ovvero il 31 gennaio 2020).

Da premettere che le ultime due categorie hanno diritto al contributo a fondo perduto anche senza il requisito di riduzione di un terzo del fatturato.

Soggetti esclusi dai Contributi a fondo perduto

Come abbiamo visto, ci sono dei requisiti specifici per aver accesso ai contributi a fondo perduto. Questo significa che sono escluse dall’agevolazione le seguenti categorie:
soggetti la cui attività risulti cessata alla data del 31 marzo 2020;
gli enti pubblici;
gli intermediari finanziari;
le società di partecipazioni finanziarie e non finanziarie;
le partite IVA che hanno diritto al bonus previsto dal decreto Cura Italia;
i beneficiari del reddito di ultima istanza;
i professionisti iscritti agli Ordini.
Ulteriori chiarimenti su inclusi ed esclusi dalla possibilità di fare domanda per il contributo a fondo perduto si trovano nella circolare n. 15/E del 13 giugno 2020, con cui l’Agenzia delle Entrate specifica i motivi dell’esclusione di determinate categorie.

Contributo a fondo perduto: come si calcola l’importo?

Come spiegato su money.it, “per determinare correttamente gli importi del contributo a fondo perduto si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi.

L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato di aprile 2019:
20% per soggetti con ricavi o compensi non superiori a 100.000€;
15% per soggetti con ricavi o compensi compresi tra 100.000€ e 400.000€;
10% per soggetti con ricavi o compensi compresi tra 400.000€ e 5.000.000€.

Il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi. L’importo minimo del contributo a fondo perduto in ogni caso sarà pari a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi”.

Come e quando fare domanda per i Contributi a fondo perduto

Gli interessati devono fare domanda all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente in via telematica e può essere presentata anche da un intermediario abilitato, delegato al servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate o ai servizi per la fatturazione elettronica.

Ecco il modulo di domanda per i contributi a fondo perduto e le relative istruzioni dell’Agenzia delle Entrate (clicca qui).

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