Questa mattina sul quotidiano “La Sicilia”, un’interessante articolo del giornalista Mario Barresi riporta le proiezioni preoccupanti dello statistico e data manager dell’Unità di Medicina interna al Civico di Palermo, Giuseppe Natoli. Numeri in previsioni da non ignorare, considerando il fatto che l’ultima volta Natoli c’ha azzeccato.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Le previsioni shock
Secondo i suoi calcoli, entro la fine del mese in corso, i pazienti ricoverati con sintomi saranno quasi 2.500, con 370 intubati in rianimazioni. Numeri davvero allarmanti, ma quello che ci aspetta nei primi giorni di dicembre è ancora peggio: fra un mese, esattamente il prossimo 8 dicembre, in Sicilia il numero di ospedalizzati Covid sfiorerà quota 3.300 ed i ricoverati in terapia intensiva saranno all’incirca 470.
La previsione di Natoli, ed è lui stesso che lo precisa, deve considerarsi “tarata” al netto delle ultime misure di contenimento e di quelle che verranno eventualmente introdotte.
Il sindaco di Palermo scrive a Conte e Musumeci
“Se è vero quanto denunciato oggi dai media, circa la mancanza di strumenti fondamentali per la cura dei malati e circa la saturazione dei posti letto, rischiamo che a Palermo e in tutta la Sicilia si vada verso una strage annunciata. Se è vero che nei Pronto soccorso manca l’ossigeno e che nei reparti ospedalieri si è cominciato a scegliere quali pazienti provare a salvare e quali no, si prefigurano scenari da medicina di guerra che, quali che ne siano i risultati e per quanto possa essere mastodontico l’impegno degli operatori medici e sanitari, porterà comunque una lunga lista di lutti e tragedie umane e sociali”.
Sono questi i passaggi più pesanti di una lettera che il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha inviato al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Presidente della Regione, Nello Musumeci, informando anche il Prefetto Giuseppe Forlani.