L’atto d’accusa dei consiglieri comunali d’opposizione all’Amministrazione in carica è stato lanciato nel pomeriggio dell’11 gennaio, nel corso di una conferenza stampa svoltasi in municipio e riguardante l’attività consiliare e la situazione politico-amministrativa della città, i rappresentanti di Mpa (Ivana La Pera), Antonio Montemagno (Forza Italia), Marco Failla (Democrazia cristiana), Aldo Grimaldi (Fdl) e Sergio Gruttadauria (Prima l’Italia).
“Deleterie sotto molteplici aspetti le conseguenze del dissesto pervicacemente inseguito
dall’esecutivo – ha detto La Pera – Il centrodestra, con responsabilità, ha condotto una serie di
battaglie per la città, da quella sull’Imu, a quella su dimensionamento scolastico, a quella per il
personale dei nidi”.
“La nostra – ha dichiarato Montemagno – è un’opposizione responsabile e per il buon
governo. La smetta l’Amministrazione di rivendicare al proprio lavoro risultati che, come, per
esempio, il finanziamento dei lavori per lo stadio, sono invece ascrivibili all’eredità della
precedente Giunta”.
Marco Failla ha stigmatizzato “la mancata soluzione dei problemi – strisce blu e viario”,
il “netto calo del turismo” e invocato “le dimissioni degli assessori di Pd e Movimento 5 Stelle in
quanto i loro esponenti all’Ars hanno bocciato l’emendamento che avrebbe assegnato 500mila euro
alla nostra città”.
Grimaldi ha parlato di “Amministrazione spesso sorda”, ha chiesto “un serio cambio di
passo” ed evidenziato come “estremamente negativa” la circostanza “che il sindaco abbia rinunciato
a rappresentare Caltagirone nel Cda di Kalat Ambiente, preferendo il governo dell’Unione dei
Comuni del Calatino”.
Gruttadauria ha rivendicato all’azione del centrodestra “significativi risultati come, per
esempio, quelli connessi al provvedimento sulle volumetrie”, e chiesto al primo cittadino “di
prendere atto del fallimento dell’attività dell’esecutivo e della sua incapacità di interlocuzione a
livello regionale, dimettendosi”.