Chiesa, la svolta del Vangelo: abbiamo fame e sete, ma di cosa?. Piccola riflessione sul Vangelo di ieri, anche in funzione di questo periodo
Chiesa. In questo periodo così drammatico e così particolare della nostra esistenza, abbiamo voluto creare una rubrica al fine di poter parlare dell’ importanza della fede e poter quindi riscoprire l’importanza della Parola di Dio per essere un balsamo per la nostra vita.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Così il Vangelo di ieri ha suscitato una riflessione che vorremmo condividere con tutti voi:
Rileggiamo il Vangelo di ieri per scoprire qualche sfaccettatura che probabilmente può sfuggire ad un orecchio o forse a un cuore un po’ distratto. Abbiamo sempre pensato che il Signore chiamasse ciascuno di noi ad essere Lui e quindi a dare da mangiare, a dissetare, ad ospitare o visitare, insomma a prenderci cura di uno più piccolo dei suoi fratelli chiunque egli sia, ma se ci soffermassimo un momento a pensare: ma non sono forse io stesso un suo fratello più piccolo? E allora in quel caso sono io stesso che ho fame, sete, ho bisogno di cure. Potrebbe quasi sembrare una visione egoistica ma in realtà così non é. Ciascuno abbiamo fame e sete: ma di cosa esattamente? Siamo affamati di un pane nuovo, di un pane che ci sazi davvero e una volta per sempre. Cerchiamo dappertutto qualcosa che colmi la nostra fame ma una volta trovato non ci sentiamo mai sazi, mai abbastanza. Ecco che la Chiesa si prende cura di noi dandoci un Pane disceso dal cielo, una bevanda che ci salvi dalla morte, ci cura e ci ricopre di una Parola vera, e allora ciò che sazia é una Parola che si é fatta pane, che si é fatta carne: Gesù Cristo.
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Foto articolo: Immagine di Unsplash