Chi dorme non piglia pesci: un mito da sfatare

In passato dormire era considerato quasi una perdita di tempo, probabilmente perchè c’ era la necessità di “sfruttare” al meglio la giornata e renderla produttiva.

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Si lavoravano i campi quindi ci si alzava molto presto.

La vita era più semplice, si stava all’ aria aperta, si mangiava sano e le giornate erano scandite dai ritmi naturali delle stagioni. Tutto era più lento e silenzioso e non si aveva l’ impressione di essere travolti dalla frenesia della vita moderna.

La vita era faticosa ma si dormivano “sonni tranquilli” che permettevano un riposo ristoratore per affrontare con energia le attività del nuovo giorno.

Oggi non è più così: il lavoro, le scadenze, le responsabilità, il traffico, il dover essere sempre pronti e sempre all’ altezza di ogni situazione sono diventati fonte di stress che influiscono negativamente sulla qualità del sonno e quindi sulla qualità della vita.

 

Fonte immagine: Pexels

 

PERCHE’ IL SONNO E’ IMPORTANTE?

Un adulto dovrebbe dormire in media tra le 7 e le 8 ore a notte, o comunque una quantità tale da svegliarsi riposato e attivo, con un tono di umore e pronto per affrontare la giornata.

Il riposo notturno permette di “ricaricare le batterie” al nostro organismo attraverso il passaggio dalla fase REM a quella NON-REM, che avviene più volte durante la notte.

La prima fase è caratterizzata da un generale rilassamento dei muscoli e rapidi movimenti degli occhi: è il momento in cui si fanno i sogni legati alla realtà vissuta.

La seconda è caratterizzata invece da sogni più brevi e assimilabili a pensieri.

L’ alternanza di queste fasi aiuta a fissare i ricordi e rinforzare le capacità cognitive: dormire bene fa in modo che il cervello elimini le tossine prodotte durante il giorno e i ricordi inutili.

Quando si dorme male e poco, il nostro organismo ne risente e manifesta sintomi come l’ astenia (stanchezza), difficoltà a mantenere la concentrazione, cali di memoria e aumento dell’ irritabilità. Con alcune patologie o in situazioni di forte stress o ansia, l’ insonnia può diventare cronica.

 

Sbadiglio Fonte immagine: Google immagini- Focus.it

INSONNIA: SINTOMI E RIMEDI

L’ insonnia può essere di tre tipi:

  • iniziale: quando si ha difficoltà ad addormentarsi;
  • centrale: quando ci si sveglia ripetutamente durante la notte;
  • terminale: se ci si sveglia bruscamente alle prime luci dell’ alba senza più riuscire a riaddormantarsi.

La causa principale dell’ insonnia è lo stress che non permette alla mente di rilassarsi , ma entrano in gioco anche altri fattori che possono essere ambientali o causati da abitudini errate.

 

Spesso è sufficiente eliminare o ridurre queste cause apportando piccole modifiche al proprio stile di vita  ricorrendo ad alcuni escamotage:

  • mantenere costante il ritmo sonno- veglia, addormentandosi e svegliandosi sempre alla stessa ora per assecondare lo stimolo naturale del sonno;
  • dormire in ambienti con temperature comprese tra i 18 e i 22 gradi, al buio e protetti da rumori;
  • ridurre il tempo trascorso davanti  tv, smartphone o computer;
  • evitare l’ attività sportiva la sera;
  • bere tisane o fare un bagno caldo per favorire il rilassamento;
  • leggere libri e ascoltare musica soft;
  • cenare con cibi costituiti di carboidrati complessi come pasta pane o riso, carni bianche, latticini, lattuga e frutta ( secca o banane e albicocche).

Quando il disturbo compromette in maniera significativa la qualità della vita è meglio rivolgersi a uno specialista che attraverso l’ analisi della polisonnografia, un esame che registra alcuni parametri dell’ attività del cervello, respiratoria e cardiaca, potrà consigliare la terapia più adatta.

 

I NUMERI

Secondo le ultime rilevazioni dell’ AIMS (Associazione Italiana Medicina del Sonno), in Italia sono 13,4 milioni le persone che soffrono di disturbi del sonno, di cui il 60% donne e e il 20% bambini e minori. Numeri che hanno visto un incremento durante la pandemia da covid-19.

Le regioni del Sud sembrano essere meno colpite dal fenomeno rispetto al resto d’ Italia, sebbene quasi i numeri sono comunque alti. In Sicilia il 37,7% della popolazione è affetta da questo disturbo.

 

Pigiama party Fonte immagine: Google immagini- Alfemminile

UNA SIMPATICA INIZIATIVA

Almeno una volta nella vita abbiamo tutti partecipato a un pigiama party, la tipica festa notturna rigorosamente in pigiama, a casa di amici durante le quali, tra uno scherzo e una battuta mangiando caramelle pop-corn e patatine, si provava a stare svegli e aspettare l’ alba.

Il 31 agosto, un noto brand di arredamento invita grandi e piccini a partecipare al Pigiama Party organizzato nei propri store (italiani e nel mondo), per celebrare l’ importanza del buon riposo e aumentarne la consapevolezza.

Un team di esperti guiderà i visitatori alla scoperta dei vantaggi del buon sonno e condividerà consigli per ottenerlo.

Per i bambini attività a loro dedicate, l’ incontro con l’ orso mascotte e il magico rituale della favola della buonanotte.

Chi parteciperà all’ evento indossando il pigiama, riceverà un buono sconto e la colazione gratuita (per i piccoli, colazione e pranzo gratis).

Nel punto vendita di Catania saranno allestite zone selfie in cui scattare foto.

 

Forse, allora, è il caso di mettere in pratica il motto DORMIRE BENE PER VIVERE MEGLIO!

 

ESSE.

 

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