Niscemi: Sequestrato locale con lavoratori in nero e violazioni amministrative

La Polizia di Stato di Niscemi, in collaborazione con l’Ispettorato del Lavoro di Caltanissetta, la Guardia di Finanza, la S.I.A.E. di Gela e i Vigili Urbani di Niscemi, ha condotto un’operazione di controllo presso un’attività di ristorazione locale, portando alla luce numerose irregolarità e al conseguente sequestro preventivo del locale.

Durante l’ispezione, effettuata su disposizione del Questore della Provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, sono emerse gravi violazioni delle norme sul lavoro e della sicurezza. Su undici lavoratori presenti, ben nove sono risultati privi di regolare contratto di lavoro.

Le autorità hanno inoltre riscontrato diverse infrazioni amministrative, tra cui:

– Mancanza di autorizzazione per l’attività di intrattenimento danzante
– Assenza del cartello indicante l’orario di apertura e chiusura
– Mancanza dell’apparecchio per la rilevazione del tasso alcolico

Sono state anche rilevate violazioni del D.Lgs. n. 81/08 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, riguardanti l’informazione e la formazione dei lavoratori, la sorveglianza sanitaria, il piano di emergenza ed evacuazione, i mezzi di estinzione e i dispositivi di protezione individuale.

A seguito di queste irregolarità, è stato inizialmente adottato un provvedimento di sospensione dell’attività. Tuttavia, il giorno successivo al controllo, la Polizia ha constatato che il locale era ancora operativo, in violazione della sospensione imposta. Questo ha portato al sequestro preventivo dell’attività, successivamente convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Gela.

Il titolare del locale è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Gela per le violazioni accertate.

Le autorità hanno annunciato che nelle prossime settimane saranno programmati ulteriori controlli simili, nell’ambito di una più ampia operazione di contrasto all’illegalità nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento.

Niscemi: 45enne arrestato per stalking e incendio alla casa dell’ex compagna

L’uomo ha tentato di incendiare ripetutamente le porte di accesso dell’abitazione della vittima dove vivono anche i quattro figli della donna.

La Polizia di Stato di Niscemi, lo scorso 26 settembre, ha tratto in arresto differito un niscemese quarantacinquenne, per atti persecutori e danneggiamento seguito da incendio dell’abitazione dell’ex compagna. Nello specifico, a seguito di intervento di un equipaggio della squadra volante e successiva attività investigativa, svolta dagli agenti della Polizia Giudiziaria del Commissariato di Pubblica Sicurezza, si è avuto modo di accertare che l’arrestato nella notte del 25 settembre u.s., alle ore 05.30 circa, ha tentato di incendiare ripetutamente le porte di accesso dell’abitazione dell’ex compagna, dove vivono anche i quattro figli della donna.

La vittima tramite numero di emergenza ha allertato la Polizia che, una volta intervenuta, ha intrapreso le necessarie attività investigative. La notte successiva l’uomo, dopo alcuni tentativi telefonici di incontro negati dalla donna, ha tentato di forzare le porte di accesso dell’abitazione danneggiandole, per poi dileguarsi poco prima dell’arrivo della Volante.

La donna, confortata e rassicurata dagli agenti, ha trovato il coraggio di denunciare gli accadimenti che, riscontrati con le investigazioni effettuate, hanno permesso l’arresto differito dell’uomo, associato presso la Casa Circondariale di Gela. L’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Gela, con contestuale applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con applicazione del braccialetto elettronico.

In forza del principio di non colpevolezza, le accuse, al momento, risultano provvisorie e fino a sentenza definitiva di condanna.

Furti d’auto a Fontanarossa e arresti per maltrattamenti: il resoconto della Polizia in Sicilia

A Catania, Continuano i furti di parti d’auto parcheggiate in aeroporto Fontanarossa

  • Gli accertamenti condotti dagli agenti della Divisione Polizia Anticrimine hanno consentito al Questore di Catania di emettere un provvedimento di “Avviso orale” a carico del 50enne beccato mentre asportava parti di un’auto in sosta in un parcheggio dell’aeroporto di Fontanarossa.L’uomo, era stato denunciato dagli agenti della Polizia di Frontiera che, dall’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, erano riusciti a risalire alla sua identità, attraverso l’incrocio di una serie di elementi che hanno consentito poi di denunciarlo per furto aggravato, in stato di libertà, all’Autorità Giudiziaria.Dopo una complessa attività di indagine, gli agenti della Polizia di Frontiera, impegnati quotidianamente a garantire la sicurezza in tutta l’area aeroportuale, sono riusciti anche a recuperare e riconsegnare al legittimo proprietario le parti dell’auto rubate.L’avviso orale è stato emesso sulla base della condotta pregressa e attuale del 50enne, attesi i suoi precedenti specifici per aver commesso reati contro il patrimonio, ritenuto che lo stesso possa essere considerato persona pericolosa per la sicurezza pubblica, dedita ad attività illecite dalle quali trae, anche se in parte, i proventi per il proprio sostentamento. Per queste considerazioni l’uomo è stato “avvisato” di tenere una condotta conforme alle leggi. In caso di violazione di tale provvedimento potrebbe essere sottoposto alla più grave misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza.

A Niscemi  arrestato 43enne per maltrattamenti in famiglia, lesioni minacce tentata estorsione

  • La Polizia di Stato di Niscemi, lo scorso 10 settembre, ha tratto in arresto un 43enne niscemese per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, minacce e tentata estorsione.

    I poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza, a seguito di richiesta pervenuta sulla linea di emergenza, sono intervenuti presso un’attività commerciale di quel centro, in quanto il richiedente era stato minacciato dal proprio figlio. La vittima ha riferito agli agenti che poco prima il figlio, a seguito dell’ennesimo rifiuto di denaro da lui richiesto, lo aveva aggredito fisicamente strattonandolo e minacciandolo di procurargli ulteriori danni fisici se non avesse ottemperato alle sue richieste.

    Il padre, oramai stanco delle incessanti richieste di denaro da parte del figlio ed estremante preoccupato per l’incolumità sua e della propria famiglia, ha sporto ulteriore denuncia; infatti, il giorno prima, negli uffici del Commissariato, aveva già denunciato il figlio per maltrattamenti famigliari, attivando la procedura denominata “Codice Rosso”.

    Al termine degli adempimenti di rito, notiziato il Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Gela, l’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Gela a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

    L’arresto è stato convalidato dal Gip presso il Tribunale di Gela, che ha applicato all’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

    Le accuse, al momento, risultano provvisorie in forza del principio di non colpevolezza e fino a sentenza definitiva di condanna.

Polizia di Stato, Controllo e contrasto alla criminalità unitamente alle pattuglie dei Carabinieri  e della Guardia di Finanza

  • La Polizia di Stato di Enna, nella settimana tra il 9 e il 15 settembre scorso, nell’ambito dei servizi di controllo per la prevenzione e il contrasto della criminalità mafiosa, ha attuato, nel comune di Centuripe, interventi integrati multi livello di controllo del territorio mediante specifici moduli di coordinamento operativo tra le forze di polizia.

    Gli equipaggi della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, impiegati nei suddetti servizi hanno perseguito l’obiettivo di consolidare la presenza delle Istituzioni nel territorio con l’intendimento di contribuire a restituire alla collettività un senso profuso di rispetto della legalità.

    I controlli effettuati, hanno permesso di conseguire i seguenti risultati: n. 91 veicoli e n. 126 persone controllate e elevate n. 20 sanzioni per violazioni al Codice della Strada, di cui n. 3 carte di circolazione sospese e n. 1 controllo a persone sottoposte ad obblighi.

Sezione Polizia Stradale di Messina al via la campagna Europea “Safety Days” 

  • Dal 16 al 22 settembre la Polizia Stradale di Messina sarà impegnata nell’operazione  “Safety Days”, che prevede il controllo delle ordinarie condizioni di sicurezza di ogni tipo di veicolo,  anche a due ruote, considerato il notevole aumento di veicoli italiani e stranieri che attraversano le  strade di questa provincia. Nei suddetti giorni, la Polizia Stradale ha programmato servizi specifici e dedicati, durante  ogni fascia oraria e lungo le principali arterie stradali e autostradali che collegano le principali località  di questa provincia, che prevedono il controllo delle condizioni dei veicoli, della sistemazione del  carico, delle inefficienze tecniche, della regolarità dei documenti del conducente e del veicolo,  nonché dell’inosservanza dell’uso dei sistemi di ritenuta anche per i minori, al fine di prevenire e  garantire la sicurezza stradale. In particolare, in occasione di tale operazione, verranno predisposti servizi mirati volti alla  riduzione delle principali cause di incidentalità, individuabili nella elevata velocità, nel mancato  utilizzo dei dispositivi di sicurezza, dei sistemi di ritenuta per bambini e del casco protettivo e nell’uso di telefoni cellulari alla guida (principale fonte di distrazione).Commissione Europea, si inserisce nel quadro della “Settimana Europea della Mobilità” (16-22  settembre 2024), con lo scopo di ottenere, a livello europeo, una giornata a zero vittime sulle strade. Ulteriori e collaterali scopi di della campagna ROADPOL “SAFETY DAYS” sono quelli di: 
    • aumentare la consapevolezza sociale sul fenomeno della mortalità ed incidentalità grave sulle strade europee, oggi più che mai in aumento; 
    • richiamare l’attenzione degli utenti della strada sulla necessità di riallinearsi all’obiettivo europeo della riduzione del 50% del numero di vittime sulle strade, per il 2030; 
    • dimostrare che, con un ampio sostegno da parte della collettività, si può essere in grado di ridurre il numero delle vittime e dei feriti gravi sulle strade europee. 

    L’attività di controllo e contrasto si accompagnerà, per l’intero mese di settembre, allo svolgimento  di iniziative di sensibilizzazione e (in) formazione rivolte ai cittadini della provincia di Messina. 

    Al termine dell’operazione verranno resi noti i risultati.

Niscemi, grande successo per la terza edizione del “Belvedere Music Fest”

NISCEMI. Grande successo venerdì sera per la terza edizione del Belvedere Music Fest, una bella serata sotto le stelle allietata da musica rock e folk, sia di inedita e sia di cover, con una play list di brani italiani e internazionali.

Il Belvedere Music Fest è stato organizzato dall’Associazione culturale “Not Another” con la collaborazione della Pro Loco ed il patrocinio del Comune, in occasione dei festeggiamenti della Patrona di Niscemi Madonna del Bosco, nella prestigiosa location del belvedere da cui si ammira la Piana di Gela.
Durante lo spettacolo, presentato da Cristina Disca, si sono esibite le seguenti band:

  • Ourzone, un gruppo di Cover Rock internazionale;
  • Jachnino & The Strevisi, gruppo di genere inedito Siculo/italiano;
  • The Bullets, Cover Band rock che esegue brani degli anni 70, 80 e 90;
  • Joe Near, band caltagironese che esegue rockabilly;
  • Time Haven Club, band etnea che ha già prodotto 2 dischi e che pratica Rock prog inedito;
  • Free System una cover band rock;
  • M.T.M., band di garage rock italiano.

L’artista Mirella Spinello durante l’evento ha dipinto un quadro, l’Albero della Vita, che è stato donato al reparto di Medicina dell’Ospedale Suor Cecilia Basarocco di Niscemi, grazie all’idea e alla collaborazione della Pro Loco. L’opera è stata realizzata su una tela a forma di cerchio che rappresenta la terra. Un albero dipinto nella parte centrale, simboleggia la vita. Tra i suoi rami sbocciano le quattro sfere che caratterizzano gli elementi costitutivi nel nostro pianeta: l’idrosfera, la litosfera, l’atmosfera e la biosfera.

 

“In nome dell’associazione Not Another – ha sottolineato Antonio Vizzini, uno dei soci fondatori –  ringrazio tutta l’amministrazione comunale, in particolare il sindaco e l’assessore alla cultura, la dottoressa Marianna Avila. In questi tre anni che facciamo manifestazioni, ci prefiggiamo di diffondere la cultura a Niscemi, e lo stiamo facendo con tantissima dedizione, levando molte volte tempo alle nostre famiglie e al nostro lavoro, con l’auspicio che molti giovani possano avvicinarsi alla musica”.

L’associazione culturale “Not Another” promuove la formazione musicale, artistica, culturale e umana, concerti e rappresentazioni teatrali.

 

Controllo integrato del territorio, la Polizia di Stato ha eseguito controlli nel Capoluogo e nei comuni di Gela e Niscemi

Nel corso dell’attività svolta in provincia nell’ultima settimana sono state arrestate 7 persone, denunciate 44 in stato di libertà e segnalate 13 per uso personale di sostanze stupefacenti.

La Polizia di Stato nel corso della settimana ha eseguito controlli nel Capoluogo e nei comuni di Gela e Niscemi nell’ambito del consolidato modulo denominato Controllo Integrato del Territorio. I servizi, disposti dal Questore Pinuccia Albertina Agnello, sono stati svolti nelle vie e piazze del centro storico e in alcune aree periferiche dei tre comuni, dove maggiormente si registrano delle criticità e che necessitano di una più visibile presenza delle Forze dell’Ordine. I controlli sono stati eseguiti con l’impiego degli equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine, affiancati dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico del capoluogo e da equipaggi degli Uffici Controllo del Territorio dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Gela e Niscemi.

Nello specifico, le predette aree delle tre città sono state oggetto di pattugliamenti dinamici e di posti controllo al fine di fungere da deterrente specie per i reati predatori che vedono colpiti più frequentemente pedoni e autovetture.

A Caltanissetta gli equipaggi della Polizia di Stato hanno eseguito diversi posti di controllo identificando 720 persone, di cui 145 risultate positive alla Banca Dati Interforze, e 360 autoveicoli; sono stati effettuati 125 controlli nei confronti di sorvegliati speciali, arrestati domiciliari e sottoposti ad altre misure anticrimine; sono state elevate 15 infrazioni al codice della strada ed eseguite 7 perquisizioni personali e domiciliari. 2 persone, un 38enne e un 30enne, sono stati tratti in arresto entrambi per il reato di atti persecutori. Sono, invece, state denunciate all’Autorità Giudiziaria altre 4 persone, rispettivamente per i reati di concorso in rapina, lesioni personali e danneggiamento.

A Gela le persone identificate sono 920, di cui 211 gravati da pregiudizi di polizia, e gli autoveicoli 345. I controlli ai sorvegliati speciali e arrestati domiciliari sono stati 193; le infrazioni al codice della strada rilevate sono 28, 11 le persone segnalate alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti, 15, invece, le perquisizioni effettuate con sequestro di cocaina, hashish e marijuana. Nel corso dell’attività sono state arrestate 4 persone per maltrattamenti in famiglia, detenzione di sostanze stupefacenti, furto in abitazione ed evasione. 30, infine le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria per reati contro il patrimonio, di questi 6 sono stati denunciati per furto di energia, nell’ambito di specifici controlli eseguiti in collaborazione con squadre dell’Enel.

A Niscemi, infine, sono state identificate 568 persone e 263 veicoli; 18 le infrazioni al codice della strada elevate e 2 le persone segnalate alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti. 174 i sorvegliati speciali e gli arrestati domiciliari sottoposti a controllo. Una persona è stata tratta in arresto e 10 denunciate in stato di libertà per svariati reati contro il patrimonio e per detenzione di stupefacenti.

Niscemi, Caltagirone e Gela diventano una cosa sola: e se vi dico…parco naturalistico?

Una riunione operativa svoltasi il 14 febbraio, nell’ufficio del sindaco Fabio Roccuzzo, ha
sancito l’avvio dell’iter per l’istituzione di un Parco naturalistico regionale che unisca il Bosco di
Santo Pietro a Caltagirone, la Sughereta di Niscemi e il Biviere di Gela, puntando sulla biodiversità
e valorizzando i luoghi specialmente nelle loro potenzialità legate al turismo eco-sostenibile. Sono
intervenuti all’incontro: per Caltagirone, oltre al primo cittadino, l’assessora alla Transizione
ecologica Lara Lodato e il delegato della frazione di Santo Pietro Giovanni Internullo; per Niscemi
il sindaco Massimiliano Conti e l’assessore all’Ambiente Aldo Allia. Condivisione del percorso
pure dal Comune di Gela, che aveva ospitato il primo incontro sull’argomento.

Le tre aree, come sottolineato dagli intervenuti stamani, appartengono allo stesso corridoio
ecologico e dispongono di un patrimonio di pregio da un punto di vista botanico, faunistico e
ornitologico. Peraltro la creazione del Parco consentirà di rispondere alla richiesta dell’Unione
europea di azioni per la crescita delle aree naturalistiche, nella misura del 30%, entro il 2030.
“Siamo impegnati a lavorare sinergicamente per un ente sovracomunale – ha sottolineato il
sindaco di Niscemi Conti – che abbia la capacità di autodeterminarsi per promuovere il territorio e
difendere le sue specificità ambientali, instaurando buone prassi e producendo ricadute positive
sotto molteplici aspetti”.

“E’ un progetto ambizioso, ma realizzabile anche perché fondato su una
comune identità storica, culturale e antropologica – hanno dichiarato il sindaco Roccuzzo e
l’assessora Lodato -, che si tradurrà in un’azione di tutela e valorizzazione con il pieno
coinvolgimento di associazioni, scuole, professionisti del settore e Università. Obiettivo la crescita
dei territori”. “Questo progetto – ha detto il sindaco di Gela Lucio Greco, collegatosi coi presenti -,
punta non solo a valorizzare queste tre splendide zone, ma anche a preservarle da azioni vandaliche
e dall’incuria. Un’azione di tutela paesaggistica necessaria per renderle sempre attraenti.
Intendiamo coinvolgere gli enti gestori, le associazioni ambientaliste, ma anche archeologi, geologi,
agronomi, etc”.