Il maresciallo di Mirabella conclude la sua carriera professionale: il saluto dei cittadini

Mirabella, il maresciallo dopo 26 anni di servizio, si appresta a concludere la sua carriera professionale: Il saluto del sindaco e della cittadinanza

Dopo un lungo e onorevole servizio di 26 anni, il maresciallo Alessandro Melluso, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Mirabella Imbaccari, si prepara a chiudere un capitolo significativo della sua vita professionale. In un incontro emozionante tenutosi presso il Museo del Tombolo, il sindaco Giovanni Ferro ha voluto rendere omaggio al maresciallo, esprimendo a nome della comunità il profondo riconoscimento per il suo impegno e la sua dedizione.

Un punto di riferimento per la comunità

Il sindaco Ferro ha aperto la cerimonia con parole toccanti: “La sua presenza è stata un punto di riferimento per tutti noi. Per più di due decenni, lei ha incarnato i valori della legalità, del senso del dovere e della vicinanza alle persone.” Queste parole hanno risuonato tra i presenti, sottolineando l’importanza del ruolo del maresciallo non solo come tutore della legge, ma anche come figura umana e disponibile.

Durante il suo mandato, il maresciallo Melluso ha svolto un ruolo cruciale nel rafforzare la sicurezza e la coesione sociale nella comunità. I membri della Giunta comunale e i consiglieri hanno evidenziato come il suo lavoro non si sia limitato alla repressione dei reati; egli ha contribuito a costruire un tessuto sociale più coeso attraverso la collaborazione con le istituzioni locali e le associazioni. “Ha stretto un legame forte con le istituzioni locali e con tutte le realtà associative del nostro paese,” hanno affermato i consiglieri comunali.

Anche i colleghi del maresciallo hanno voluto esprimere la loro stima. Il Capitano e il maresciallo Angelo Grasso hanno sottolineato: “Ha guidato la stazione dei Carabinieri di Mirabella Imbaccari con fermezza e umanità, garantendo sicurezza e tranquillità a tutti i cittadini.” Queste parole evidenziano l’approccio umano e professionale che Melluso ha sempre avuto nel suo lavoro.

Molti interventi durante l’incontro hanno messo in risalto le qualità personali del maresciallo. “Non possiamo dimenticare il suo impegno quotidiano, la sua capacità di ascoltare, la sua disponibilità ad affrontare ogni situazione con equilibrio,” hanno dichiarato i consiglieri. La sua attitudine ad essere non solo un tutore della legge ma anche un mediatore e confidente ha reso Melluso una figura amata e rispettata dalla comunità.

Con grande emozione, il maresciallo Melluso ha ascoltato i riconoscimenti ricevuti. La comunità mirabellese ha voluto esprimere un profondo grazie per il servizio prestato: “Grazie per aver reso Mirabella Imbaccari un luogo migliore in cui vivere,” ha affermato il sindaco Ferro. Questo saluto non rappresenta una conclusione, ma l’inizio di una nuova fase nella vita del maresciallo.

Il maresciallo lascia Mirabella Imbaccari con la consapevolezza di aver lasciato un’impronta indelebile nel cuore dei suoi concittadini. “Questa non è una fine, ma l’inizio di una nuova fase della vita,” ha concluso Ferro, esprimendo la certezza che Melluso continuerà a vivere con passione e determinazione anche al di fuori dell’uniforme.

La comunità di Mirabella Imbaccari non dimenticherà mai il suo maresciallo, un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri, incarnando valori fondamentali che continueranno a ispirare le generazioni future.

 

Terza marcia mondiale per la pace (San Michele – Mirabella)

Si è svolta sabato 30 novembre la terza marcia mondiale per la pace e la nonviolenza nel Calatino, ultima tappa nazionale che dal 16 al 30 novembre ha visto 34 città italiane impegnate a testimoniare il desiderio di pace nelle piazze, scuole e associazioni (in Sicilia solo a Palermo e Mirabella).
La marcia, promossa dal gruppo locale dell’associazione SCI (Servizio Civile Internazionale) insieme ai comuni di Mirabella, San Michele di Ganzaria e San Cono, è partita dalla piazza di San Michele alle 9,30 con una ventina di mirabellesi arrivati con un autobus offerto gratuitamente dalla ditta Cavalluccio.
Insieme a sammichelesi e sanconesi il gruppo ha percorso i 7 km che collegano San Michele a Mirabella attraverso un tratto del Cammino di San Giacomo di Sicilia, una bella passeggiata immersa nella natura che è stata molto apprezzata da tutti i partecipanti.

Il gruppo era atteso da altre persone a Mirabella in piazza Aldo Moro (La Rotonda) e, dopo la lettura dei 7 obiettivi della marcia mondiale, si è formato un corteo che si è diretto verso il cortile della scuola elementare che ospita il kaki giapponese della pace (pianta figlia di seconda generazione proveniente da un kaki colpito dalla bomba atomica di Nagasaki), ha percorso la centrale via Roma ed è arrivato in piazza Vespri, dove i partecipanti hanno chiuso la manifestazione formando il simbolo della pace.
Dispiace per l’assenza di ragazzi e genitori con figli che evidenzia una mancanza di sensibilità sull’argomento…se il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo ‘De Amicis’ sarà d’accordo, il gruppo SCI dovrebbe fare un incontro con gli studenti della scuola media per parlare di pace e conflitto martedì 10 dicembre (giornata mondiale dei diritti umani e giorno di consegna del Nobel per la Pace), con la proiezione di un cartone animato, riflessione in gruppi classe e gioco di ruolo.

 

Di seguito alcuni scatti

Sabato 30 novembre la 3a Marcia Mondiale per la Pace nel Calatino

Il gruppo locale del SCI (Servizio Civile Internazionale) informa che sabato 30 novembre a Mirabella ci sarà l’ultima tappa nazionale della 3a Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza (34 città in tutta Italia – in Sicilia solo a Palermo e a Mirabella) e tutti i calatini sono invitati a partecipare alla marcia di 7 km che partirà da San Michele di Ganzaria alle 10 e si concluderà alle 12,30 a Mirabella con un flash mob in piazza Vespri (vedi locandina).

Il Servizio Civile Internazionale è una associazione laica di volontariato, presente in 93 Paesi in tutto il mondo, che da 104 anni promuove attività e campi di volontariato sui temi della pace e del disarmo, dei diritti umani e della solidarietà internazionale, degli stili di vita sostenibili, dell’inclusione sociale, della cittadinanza attiva e dell’obiezione di coscienza.

Il 2 ottobre 2024, Giornata Internazionale della Nonviolenza (e in Sicilia Giornata Regionale della Pace), è partita da San José di Costarica la Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza dove tornerà, dopo aver fatto il giro del pianeta, il 5 gennaio del 2025. Il Costarica è stato scelto come luogo di partenza e arrivo della Marcia per la sua caratteristica di stato senza esercito, fattore molto significativo in quest’epoca di conflitti e guerre.

La marcia viene organizzata in collaborazione coi Comuni di Mirabella, San Cono e San Michele di Ganzaria perchè i loro plessi scolastici fanno riferimento all’Istituto Comprensivo ‘De Amicis’ e ospitano il kaki giapponese della pace da Nagasaki (pianta presente anche a Caltagirone).

Giornata ecologica per il Cammino di San Giacomo in Sicilia

Le donne amanti della natura sono state protagoniste di una giornata ecologica patrocinata dal Comune di Mirabella e dal ‘Cammino di San Giacomo in Sicilia’. L’iniziativa è partita da ‘Donne in 4×4’, club fondato nel 2014 e unico femminile in Italia di appassionate di fuoristrada, composto da 15 socie (età dai 30 anni in su) con sede a Catania. A Mirabella sono arrivati 80 fuoristrada di varie dimensioni con 170 persone provenienti dall’intera provincia di Catania e da Ragusa e hanno raccolto molta spazzatura di varia tipologia sull’intero tratto del Cammino che va da Mirabella a Piazza Armerina (riempiti due camion e un carrello), giornata finita con una grigliata al parco Ronza di Enna.

 

 

“Non ci aspettavamo questa sporcizia – ci dice la responsabile Ivana Galanti – ed è un vero peccato perchè bisogna tutelare e valorizzare i percorsi naturalistici che ci permettono di scoprire angoli di Sicilia poco conosciuti. Il fascino del fuoristrada è legata alla possibilità di vivere esperienze all’aperto con la famiglia, alcune sono state introdotte al mondo del fuoristrada dai mariti ma molte donne lo hanno scoperto da sole e lo vivono con entusiasmo e passione. Poiché il tema del raduno annuale è la sostenibilità ambientale, abbiamo accolto il suggerimento di Orazio Pappalardo, consigliere nazionale della Fif (Federazione Italiana Fuoristrada) che ha percorso il Cammino la scorsa estate”. Il sindaco Giovanni Ferro, soddisfatto per la numerosa presenza, ha messo a disposizione il camion della sua ditta per la raccolta dei rifiuti e ha ringraziato per la collaborazione il club Rosario La Canea 4×4.

Bellezza della natura e della musica al ‘De Amicis’ di Mirabella

All’istituto comprensivo ‘De Amicis’ sono state organizzate due attività che invitano gli studenti a una riflessione sulla bellezza della natura e della musica. Come ogni anno l’amministrazione comunale ha organizzato la festa dell’albero e tre piante di 3 ulivi donati dal Corpo Forestale sono stati messi a dimora all’ingresso della scuola media. Per il referente di plesso prof. Salvatore Cremona “piantare alberi serve a rinnovare il verde distrutto dall’uomo a causa degli incendi e della deforestazione, un gesto molto importante per sensibilizzare i ragazzi a prendersi cura del verde del nostro pianeta”.

In ricordo della patrona della musica si è svolto il concerto di S.Cecilia che gli studenti hanno preparato in meno di un mese, dimostrando la loro bravura e preparazione di buon livello che è stata elogiata dal preside Vicari. I quattro docenti di strumento (Chiara Puglisi – pianoforte, Lucia Serra – clarinetto, Antonio Bonasera – flauto, Antonio Maucieri – tromba) hanno coinvolto nel concerto tutte le classi di strumento dalla prima alla terza media ed hanno eseguito l’Inno alla gioia di Beethoven, estratti dalle Danze polovesiane di Borodin e dal ‘Peer Gynt’ di Elgar, il brano ‘Legend’ usato nei campionati di calcio Uefa. Il docente di educazione musicale Carmelo Salemi con le due classi terze ha eseguito il canto popolare siciliano ‘Signuruzzu chiuviti chiuviti, con le due classi seconde ‘Diu vi mannau l’ambasciata’, con le due classi prime la canzone israeliana ‘Zum gali gali’ e il brano irlandese ‘Song of indifference’ con i ragazzi che non seguono l’ora di religione.

Fare legalità attraverso la memoria

Nella sala teatro del palazzo Biscari il Centro Culturale Siculo-Tedesco ha voluto commemorare il 45° anniversario della strage di San Gregorio di Catania (il 10 novembre 1979 persero la vita in un attentato di stampo mafioso il giovane carabiniere mirabellese vice brigadiere Giovanni Bellissima di 24 anni insieme agli appuntati Salvatore Bologna di 41 e Domenico Marrara di 50 anni). Presenti i familiari di Bellissima e i figli di Marrara, oltre a numerosi autorità civili e militari. Allestita una mostra con le foto di Giovanni Bellissima, un giovane appassionato di fotografia che aprì un suo studio a Palermo prima di entrare nell’Arma dei Carabinieri.

Toccante la testimonianza della sorella Loredana che ha parlato delle passioni, dei sogni e dei valori dell’amato fratello, con un forte messaggio di fede che le ha permesso di superare il suo dolore nel tempo. Il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Caltagirone capitano Nastassija Magno ha messo in evidenza il valore del ricordo e svelato un bassorilievo di terracotta dell’artista di Linguaglossa Rosario Patanè che il Centro Culturale Siculo-Tedesco ha voluto donare alla comunità mirabellese. Il maresciallo Angelo Grasso, comandante della caserma dei carabinieri di Mirabella, ha poi letto la motivazione del conferimento della Medaglia d’Oro al Valore Civile. Il carabiniere Giovanni Bellissima è stato ricordato dalla sorella Loredana anche nell’aula magna dell’Istituto comprensivo “De Amicis” di Mirabella, raccontando la sua storia agli alunni della scuola media che hanno seguito per due ore con attenzione e interesse (foto di Candida Rinaldo).

A Mirabella serata del Centro Culturale Siculo Tedesco con arte e libri

L’arte e la letteratura sono state il filo conduttore di un incontro organizzato dal Centro Culturale Siculo Tedesco nella sala teatro del palazzo Biscari di Mirabella Imbaccari. La serata è stata aperta dalla cerimonia di consegna di quattro quadri che la pittrice Ina Aranzulla ha voluto donare al sodalizio culturale in segno di amicizia, con l’augurio che possano essere apprezzate dai mirabellesi.

Per Filippa Martines, presidente del Centro, “colpisce la luce delle opere che rappresentano le quattro stagioni della vita attraverso volti di donne, donne mature che si lasciano attraversare dalle avversità della vita con uno sguardo di speranza perchè hanno progetti per il futuro”.

“Possiamo leggere i miei quadri attraverso i volti e gli occhi – ha detto la pittrice Ina Aranzulla -, occhi che guardano e dicono. Nell’inverno la donna inizia un percorso, la primavera la donna è leggiadra grazie a un bel vestito e i capelli sciolti, in estate esplode il giallo intenso della gioventù, in autunno una donna calda e serena dove uso il colore viola che richiama la stagione. Le mie donne, belle e sciantose, hanno un vissuto sofferto e richiamano storie d’altri tempi. Per valorizzare i colori uso la tecnica del pastello secco, delicata e difficile, matite e polveri che ricordano l’esperienza rinascimentale di Caravaggio e Gentileschi perchè dipingo con le mani. Dalla mia esperienza ho appreso che per capire le opere dei grandi maestri nei musei bisogna conoscere la tecnica pittorica”.

Ina Aranzulla è stata impiegata amministrativa a scuola, ora in pensione. Sin da bambina è stata interessata all’arte, dopo il diploma magistrale e qualche esperienza di insegnamento si trasferisce a Cuneo col marito e nel 2008 frequenta i corsi di anatomia e restauro di opere d’arte all’Accademia di belle arti, così cominciò a dipingere. Ama la pittura del 1600 (la chiesa matrice di Mirabella ha la sua copia della ‘Cena in Emmaus’ di Caravaggio) e la figura della donna elegante che trasmette un messaggio. Organizza mostre e sta trasferendo la sua passione per l’arte e la pittura con le mani alle nipoti.

E’ poi seguita la presentazione di due libri di Maria Martines (‘Tacito verso – respiro dell’anima’ e ‘Il tessitore di trame’) e per l’autrice “con la poesia ci si mette in gioco con se stessi, si fa un viaggio attraverso un’introspezione interiore che permette di guardare alla speranza come espressione di bellezza di sè e degli altri, per poter poi capire la nostra anima. La bellezza è dentro di noi e non può morire, l’anima non è nostra ma dobbiamo restituirla a chi ce l’ha donata. Il racconto ‘Il tessitore di trame’ ci fa dono dell’anima e ci permette di individuare, tra le virgolette, la nostra vita e il nostro amore che dobbiamo mantenere costante e mai dimenticare che l’anima esiste perchè è molto critica, perchè siamo noi che la facciamo emergere. Scrivo da dieci anni circa e ho cominciato a farlo perchè non volevo cadere nella depressione appena sono andata in pensione come insegnante, adesso non posso farne più a meno”.

Jennifer Orofino ha parlato del libro di poesia come viaggio interiore alla scoperta di sè, dove è importante circondarsi di silenzio per scoprire la propria anima che non mente mai (diviso in sei sezioni, il tema portante del testo sono la speranza che emerge da situazioni difficili e i ricordi legati al tempo).

Romano Bellissima ha così introdotto il libro di narrativa: “Si può raccontare la storia ma non l’emozione che va vissuta personalmente: l’autrice ha utilizzato vari registri comunicativi nel racconto che affronta il rapporto della vita col tempo. Siamo in continuo conflitto col tempo che determina il presente, e qui si parla di problemi sociali, il lavoro, i condizionamenti del denaro sulla vita dell’uomo, il diritto della parità tra uomo e donna. C’è un riferimento per la fiducia verso il prossimo e in democrazia è il confronto leale su diverse opinioni che ci fa crescere. E’ presente l’umanità col bisogno di amare, un concerto di parole che formano una trama che cattura l’attenzione del lettore. Le vicissitudini dei protagonisti (Luigi, Marco, Agnese, Silvia) sono i binari sui cui transitano riflessioni profonde del nostro quotidiano e non si arriva a una decisione condivisa, un libro estremamente interessante perchè coniuga una bella storia scorrevole con i processi che abbiamo nella nostra società”.

Per il prof. Ignazio Campo “le poesie parlano dell’anima come consapevolezza e saggezza, armonia tra mente e corpo, mentre il racconto contempera senza attriti l’aspetto sociale con l’aspetto sentimentale e le donne danno agli uomini la capacità di stare al proprio posto e guardare al futuro con coraggio”.

“Le poesie sono delle pillole di saggezza che ci aiutano a guarire attraverso parole che indagano dentro noi stessi, sono una medicina per la vita, – ha concluso Filippa Martines – mentre nel libro di narrativa vedo la mano di Dio che ci guida, ci protegge e tesse le file delle nostre vite” e a lei, per il suo contributo nella divulgazione della cultura a livello locale, il numeroso pubblico presente ha tributato un applauso, una serata molto apprezzata per gli spunti di riflessione che ha offerto.

Il libro ‘Rame’ e una mostra per raccontare la vita delle donne

Per una settimana ‘Rame’, una mostra fotografica allestita al palazzo Biscari col patrocinio del Comune, ha posto l’attenzione sul tema dei diritti delle donne grazie all’omonimo libro che Maria Donata Bologna ha presentato al pubblico. La parola ‘rame’ in dialetto indica i rami dell’albero genealogico e l’autrice mirabellese, designer che lavora a Lecce nella comunicazione culturale, col suo libro ha voluto raccontare la condizione femminile in Italia attraverso le storie delle donne di famiglia: la bisnonna materna Grazia Fiscella (matrimonio riparatore a 15 anni, gestiva il portafoglio e andava a fare acquisti a Catania col carretto ma non poteva votare), la nonna paterna Maria Maltisotto (fu una merlettaia e tra le prime donne mirabellesi a prendere la patente di guida), la nonna materna Grazia Azzolina (89 anni, ha aiutato l’autrice a ricostruire le biografie), la mamma Maria Pia Trumino (non ha studiato ma ha fondato una cooperativa di 19 donne per dare assistenza domiciliare ad anziani e persone fragili).

Il sindaco Giovanni Ferro si è congratulato vivamente con l’autrice e ha ringraziato la sindaca di Aci Catena Margherita Ferro che da avvocato ed ex consigliere regionale alle pari opportunità ha parlato della lotta storica delle donne per il riconoscimento dei loro diritti, in un contesto socioculturale che vedeva la donna solo come madre che accudiva i figli, mentre mariti e familiari erano emigrati in Argentina e Germania. La comunità mirabellese ha gradito molto la mostra che viene esposta sino a giugno 2025 nello spazio espositivo Farm Cultural Park di Favara.

Festa di Maria Ss. delle Grazie a Calw-Germania

A distanza di un mese la festa di Maria Ss. delle Grazie, patrona di Mirabella, viene ripetuta a Calw, cittadina tedesca del Baden-Württemberg dove si trova una comunità mirabellese. Quest’anno, causa lavori di ristrutturazione, la santa messa è stata spostata nella chiesa evangelica di San Pietro e Paolo.

Insieme a padre Marek parroco di Calw e al vicesindaco Ott Jürgen, era presente una delegazione formata dal sindaco di Mirabella Giovanni Ferro, il vescovo della diocesi di Caltagirone Calogero Peri, don Marco Casella, don Paolo Politi parroco di San Cono, l’eurodeputato Marco Falcone, il consigliere comunale Giuseppe Giustolisi. Dopo il solenne pontificale si è svolta la processione per le vie centrali di Calw che, da 39 anni, vede sempre la partecipazione di una moltitudine di fedeli che accorrono con le loro famiglie anche dai paesi limitrofi. La delegazione ha reso omaggio alla comunità di Calw con un’opera in terracotta dell’artista Rosario Patane’ ed è stata ringraziata dal sindaco Ferro e dall’on. Falcone per la passione e la devozione con cui viene portata avanti una tradizione che rappresenta le radici degli emigrati mirabellesi.

Il sindaco Ferro con l’on. Falcone, don Marco Casella e Giuseppe Giustolisi hanno salutato i numerosi emigrati nella sede dell’AIS (Associazione Italiana di Sindelfingen), infine il sindaco Ferro con la moglie ha incontrato la sindaca di Schonaich Anna Walther per parlare del gemellaggio tra Mirabella e Schonaich, con un progetto di scambio culturale finanziato dall’UE che sarà realizzato nel 2025 in occasione del 750° anniversario della cittadina tedesca.

 

A Mirabella la Dc lascia la giunta Ferro ma non è un problema

La lista civica ‘Orgoglio Mirabellese’, vincitrice delle elezioni amministrative del 2022, ha invitato la cittadinanza a un incontro pubblico per illustrare l’attuale situazione politica. Il motivo sta in un manifesto pubblico in cui la Dc ha dichiarato di lasciare la giunta Ferro accusando il sindaco di non essere leale con l’alleato. Apparentemente i malumori sembrano nati dopo le elezioni di giugno, quando ogni forza politica è riuscita a capire dal voto quanto conta, ma in realtà il disagio della Dc risale a due anni fa con l’elezione del vice presidente del consiglio comunale (la lista ‘Orgoglio Mirabellese’ ora risulta composta da Pd e Lega).

Al museo del tombolo i consiglieri Marco Aranzulla, Simona Fiscella, Salvatore Branciforte, il presidente del consiglio comunale Filippo Granato, l’assessore Vincenzo Naso, il vice sindaco David Granato e il sindaco Giovanni Ferro hanno rivendicato il buon lavoro dell’amministrazione comunale a favore della comunità (30 milioni del Pnrr per vari progetti in paese come il nuovo campo sportivo, il parco urbano, l’asilo nido, la ristrutturazione del palazzo municipale, della scuola elementare e del Fabbricato alloggi, l’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato e dei bilanci degli ultimi dieci anni, l’uscita dal dissesto e finalmente il voto positivo in consiglio comunale del bilancio preventivo per il 2024 che consente alla giunta Ferro 2 di poter programmare gli interventi di spesa secondo la propria visione politica) e hanno rispedito al mittente le accuse della Dc di ‘poltronite’ e mancanza di dialogo corretto, una critica immotivata che la maggioranza ha interpretato come richiesta della Dc di avere più peso e visibilità in giunta. La situazione creatasi spacca la Dc a livello locale perché in giunta restano come indipendenti il vice sindaco David Granato e il consigliere comunale Valerio Martines, invece la consigliera comunale Dc Stefania Profeta va all’opposizione.

Da non dimenticare che anche il Movimento 5 Stelle, pur non avendo suoi rappresentanti in giunta o al consiglio comunale, non appoggia più l’amministrazione comunale e c’è stata la delusione del referente Michele Barbuscia perché è stata negata la possibilità di un dibattito pubblico, atteso anche dalla Dc.

“Non cambia nulla, noi andiamo avanti e siamo più forti di prima”: queste le parole della maggioranza che resta compatta e unita nell’affrontare il lavoro dei rimanenti tre anni.

Abbiamo chiesto al segretario Dc Giuseppe Novello un chiarimento sulla posizione del suo partito:

“Da un incontro con il Sindaco, avvenuto nel mese di maggio, con la nostra forza politica la DC, in risposta alle nostre lamentele in merito alle attività politico amministrative, portate avanti dal primo cittadino, senza nessuna progettualità né condivisione (in due anni di amministrazione non ha sentito il dovere di indire una riunione di maggioranza), in risposta alle nostre lamentele che altre non sono che le lamentele registrate dai cittadini, il sindaco affermava di avere l’intenzione di azzerare la giunta e di voler provvedere alla nomina di una nuova giunta a suo dire più qualificata. Attenzione, l’incontro per noi doveva essere un incontro costruttivo, finalizzato a fare un’analisi dell’operato alla scadenza dei primi due anni. Un modo per valutare l’operato amministrativo e, allo stesso tempo, verificare gli obiettivi dalla stessa raggiunti.

La DC non è assolutamente alla ricerca di poltrone, unico esclusivo obiettivo è quello di soddisfare i tanti bisogni sollevati dalla collettività. Il Sindaco, a distanza di qualche tempo, piuttosto che indire una nuova riunione, come concordato dalla precedente, ha ritenuto opportuno comunicare attraverso un canale non istituzionale, che non era più sua intenzione rivalutare l’operato amministrativo perché a suo dire va tutto bene. A suo dire però, peccato che la comunità non concordi con il primo cittadino. A questo punto, la DC decide all’unanimità, attraverso un’assemblea di partito, di ritirare le cariche politiche presenti in amministrazione, dichiarando la propria indipendenza in seno al C.C. Ció che più ci lascia perplessi é il totale silenzio dell’opposizione.

Rammarico per la “scorrettezza politica” di chi essendo stato nominato e votato dagli elettori della DC ha scelto di disattendere a quelle che erano le direttive dall’assemblea del partito. Evidentemente per qualcuno la lealtà è un numero di porta. Saranno le persone interessate a giustificare l’atteggiamento sleale e scorretto verso gli elettori e la comunità tutta. La DC continuerà a registrare in modo attento e si farà portavoce delle lamentele della nostra comunità e vigilerà sull’operato amministrativo nell’interesse supremo del paese. Attraverso i canali sovracomunali e la deputazione regionale di riferimento, continuerà a lavorare al fine di sopperire alle grandi lacune che questa amministrazione purtroppo fa registrare da due anni a questa parte”.