L’adozione da parte dei Questori, di provvedimenti cautelari di sospensione dell’esercizio ex art. 100 del TULPS, dispone che la misura di pubblica sicurezza della sospensione della licenza può intervenire in caso di “tumulti o gravi disordini” oppure qualora il locale sia abituale ritrovo di persone pericolose o, comunque, se il comportamento costituisca un “pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Ed è proprio quello che è accaduto nell’ambito dell’attività di controllo dei locali del centro storico, che ha impegnato la Polizia di Stato in numerose operazioni, dove sono emerse diverse problematiche, connesse alla cosiddetta “movida” e all’apertura serale dei locali all’aperto.
Proprio per i motivi sopra citati, da ultimo, il Questore di Catania, ha disposto la chiusura per giorni 15 di un esercizio pubblico di ristorante bar “Area 51” sito in via Coppola, nel cuore del centro storico catanese, anche a seguito di diverse segnalazioni da parte dei residenti e dei frequentatori del centro storico.
Infatti, il locale è stato teatro di plurimi episodi di rissa, con il coinvolgimento di numerose persone extracomunitarie, che hanno, più volte, reso necessario l’intervento delle Forze dell’ordine, mettendo a grave repentaglio l’ordine e la sicurezza pubblica.
In occasione dei diversi interventi, è stato accertato che il locale somministrava alcolici, anche fuori dall’orario consentito, agli avventori che, in evidente stato di ubriachezza, si riversano sulla pubblica via con schiamazzi, liti e vere e proprie risse.
Il locale, come segnalato anche dai cittadini, inoltre, diffondeva musica ad alto volume, provocando disturbo al riposo degli abitanti della zona.
Questa azione di controllo della Polizia, segue quanto già fatto nei mesi estivi, quando numerosi locali di via Landolina sono stati sanzionati per avere occupato la strada senza autorizzazione o superando i limiti consentiti.