Catania, Simona Suriano (M5S):“All’ospedale San Marco pazienti e medici aggrediti da branchi di cani”

Catania, Simona Suriano (M5S):“All’ospedale San Marco pazienti e medici aggrediti da branchi di cani”, e si chiede se si bisogna attendere ad una tragedia

Catania. La deputata del Movimento Cinque Stelle Simona Suriano, a fronte dell’ennesima segnalazione relativa ad una aggressione da parte di un branco di randagi al personale medico dell’ospedale etneo San Marco nel quartiere Librino, solleva la questione chiedendo interventi risolutivi al Comune di Catania e a chi di competenza.

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“Dobbiamo forse aspettare che si consumi una tragedia al San Marco prima di intervenire? – chiede la deputata -. Sono già svariati gli esposti inviati dai vertici del nuovo ospedale alle autorità competenti. Sinora, dopo mesi di promesse, nulla è cambiato. I randagi continuano ad assalire cittadini e personale medico e a riprodursi. La situazione è totalmente fuori controllo e il Comune, o chi di competenza, deve intervenire in maniera risolutiva”. “C’è il paradosso di avere una struttura ultra moderna appena inaugurata, anche con la prestigiosa visita del presidente della Repubblica e, a corollario, ci sono randagi, degrado e incuria. Infatti è soltanto uno dei tanti episodi del lassismo in cui vivono le periferie. Librino ha bisogno di tanto a partire dalle basi. Attendiamo interventi immediati per la sicurezza dei catanesi”.

Sulla questione è intervenuta anche la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle Lidia Adorno: “Ho chiesto all’Assessore Cristaldi un tempestivo intervento affinché si ponesse fine a questa gravissima situazione di perenne rischio. Ho anche prodotto un’ulteriore segnalazione scritta all’Ufficio competente del Comune. Con amarezza purtroppo constato che a tutt’oggi nulla è stato fatto malgrado in Commissione Ambiente ed Ecologia lo stesso Assessore si fosse impegnato a sollecitare l’intervento della Regione”. “A noi poco interessa se la competenza sia del Comune o della Regione, ma non si può più tollerare che cittadini e operatori sanitari, che ogni giorno si recano al San Marco per curarsi e per andare a lavoro, rischino la propria incolumità fisica”, ha concluso Adorno.

Riceviamo e pubblichiamo

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