Catania dai controlli della Polizia stradale alla violenza di genere, spaccio e all’inosservanza dei divieti di chiusura.

 Giorni di inteso lavoro in Sicilia per le Forze dell’Ordine, ecco alcuni fatti salienti delle ultime 24 ore:

A Catania, fermato in tangenziale a bordo di un relitto di automobile, il proprietario: L’ho fatto per folclore

  • E’ stato fermato e multato dalla Polizia Stradale un guidatore che, da qualche giorno, andava in giro in città con un’auto senza cofano motore, parafanghi e altre parti della carrozzeria e con il lunotto posteriore rotto.
    Il conducente del singolare veicolo, immortalato in vari post sui social network,  è stato incrociato da una pattuglia della Stradale che ha messo fine alla trovata, definita dal stesso guidatore come “iniziativa folcloristica”. Sottoposta a controllo, l’auto è risultata sprovvista di copertura assicurativa per la responsabilità civile e senza revisione periodica ragioni per cui è scattato il sequestro e il fermo amministrativo ai fini della confisca del veicolo. Al conducente sono state contestate dai poliziotti svariate irregolarità e sanzioni amministrative per un totale di 1500 euro, con la decurtazione di 5 punti dalla patente di guida

42enne Catanese arrestato per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione, maltratta la madre 80enne per denaro 

  • Per l’ennesima volta chiede del denaro alla madre ma al suo rifiuto la minaccia. Protagonista di questa vicenda è un uomo di 42 anni arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.

    Nei giorni scorsi, due Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, sono intervenute presso l’abitazione di un’anziana signora, nel quartiere Nesima, che preoccupata ha richiesto l’intervento della Polizia per le minacce che il figlio le aveva rivolto come conseguenza al suo rifiuto di consegnargli del denaro. Giunti sul posto i poliziotti hanno ricondotto alla calma il figlio, piuttosto agitato, mentre la donna è stata accompagnata in un’altra stanza. Qui, davanti ad operatori specializzati della Polizia di Stato, distante dal figlio, la donna ha raccontato tutti i maltrattamenti che è stata costretta a subire per anni, ricordando anche una denuncia presentata lo scorso anno. La donna ha descritto il tentativo di voler aiutare il figlio ad uscire dal problema della droga, ma tuttavia non riuscendoci è diventata il bersaglio di continui soprusi, in particolar modo quando non acconsente alle richieste di denaro per l’acquisto degli stupefacenti.

    Raccolta la querela i poliziotti hanno arrestato l’uomo conducendolo in carcere così come disposto dalla Procura della Repubblica.

19enne Catanese fugge alla vista dei Poliziotti, trovato in possesso di 69 involucri contenenti  cocaina

  • Nell’ambito dei diversi servizi di controllo svolti per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga, gli agenti della Squadra Volante hanno notato un gruppo di tre ragazzi discutere e affaccendarsi tra loro, nei pressi di uno stabile in via Capo passero. Alla vista dei poliziotti, i tre si sono dati alla fuga, dividendosi e intraprendo direzioni diverse. Uno è fuggito a piedi, un altro è riuscito a far perdere le proprie tracce salendo a bordo di un’auto, travolgendo uno dei poliziotti. Per l’agente si sono rese necessarie le cure mediche nel Pronto Soccorso dell’Ospedale San Marco. Il terzo dei giovani è stato bloccato dagli agenti che l’hanno trovato in possesso di 69 involucri contenenti cocaina per complessivi 21 grammi. La droga rinvenuta è stata sottoposta a sequestro mentre il giovane, un catanese incensurato di 19 anni, è stato arrestato per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

    Il ragazzo è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa del giudizio direttissimo, così come disposto dal PM di turno. All’esito del giudizio è stata convalidata la misura degli arresti domiciliari.

A Catania viola l’ordine di chiusura: continuando a lavorare

  • Ha continuano a mantenere aperto il chiosco-bar nonostante il provvedimento di chiusura dell’attività per la mancanza delle necessarie autorizzazioni amministrative. Per questa ragione, il titolare di un esercizio nella frazione di Santa Tecla è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale che hanno avuto modo di verificare l’inosservanza dell’ordine di chiusura durante un servizio di pattugliamento del territorio. Nelle scorse settimane, il chiosco-bar, situato all’interno di un solarium, era stato oggetto di un’attività di controllo svolta dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale, durante la quale è stato possibile contestare alcune irregolarità a cominciare dalla somministrazione di alimenti e bevande senza autorizzazione dal momento che non è stata presentata al Comune la necessaria Scia di tipo B. In quella circostanza, come previsto dalla legge, il competente organo comunale ha emesso l’Ordinanza di chiusura immediata dell’esercizio, notificata al gestore il 23 agosto scorso. Incurante del provvedimento, l’attività è rimasta aperta, così hanno rilevato gli agenti del Commissariato che, quindi, oltre a deferire il titolare alla Procura, hanno nuovamente chiuso il chiosco-bar con l’apposizione dei sigilli.

 

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