Nella giornata di ieri, su disposizione del Questore e dietro coordinamento della Divisione Anticrimine della Questura di Catania, personale del Commissariato Borgo-Ognina ha effettuato controlli finalizzati a garantire il regolare e sereno svolgimento delle attività didattiche e tutelare la sicurezza degli studenti e degli operatori scolastici.
Controlli sono stati eseguiti sia all’interno di un Istituto scolastico ubicato in viale Artale Alagona, sia nella zona “Vulcania”, notoriamente frequentata da giovani.
I poliziotti sono entrati nell’edificio scolastico durante la ricreazione e si sono immediatamente accorti che 13 ragazzi, anche minori di 15 anni, avevano del tabacco, alcuni di essi stavano fumando tranquillamente all’interno della scuola. Premesso che, al netto dei gravissimi problemi che ne derivano per la salute, fumare non è di per sé proibito, farlo all’interno di un locale pubblico è vietato costituisce violazione amministrativa sanzionabile con una pena pecuniaria che va da 27,50 a 275,00 euro.
Se, poi, consideriamo che tale azione è avvenuta all’interno della scuola – luogo d’elezione per l’apprendimento delle regole del vivere civile e della legalità – si può ben comprendere la portata della violazione che i poliziotti hanno immediatamente segnalato al Preside che procederà ad informarne i genitori. Ovviamente, a ciò seguirà la parte disciplinare, ovvero la sospensione da 3 a 5 giorni, con obbligo di frequenza e, previo assenso dei genitori, con l’impiego in lavori socialmente utili all’interno della scuola (collaborazione nell’assistenza dei compagni disabili, pulizie locali interni ed esterni ad esclusione di bagni ed altri luoghi insalubri). La legalità dev’essere presente anche nei piccoli gesti: 9 ragazzi, quindi, saranno sanzionati con la già citata pena pecuniaria per aver fumato all’interno della scuola, obbligati in solido i genitori.
Nel prosieguo delle operazioni di polizia, sono stati controllati circa 20 minori ed altri giovani maggiorenni: addosso a uno di essi è stata rinvenuta anche della marjuana; per tale motivo, gli è stato contestato l’illecito amministrativo previsto dall’art. 75 del D.P.R. 309/90 che, tra l’altro, prevede la sanzione del ritiro della patente e l’obbligo di sottoporsi a piani di recupero terapeutico, la droga è stata sequestrata.