Alla prime ore del mattino di oggi, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad ordinanza di misura cautelare personale, emessa in data 15.10.2018 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di n.4 persone traendo in arresto:
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!
- CASESA Mirko Pompeo, (cl.1983), pregiudicato, in atto sottoposto alla Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza;
- MAZZAGLIA Salvatore, (cl. 1957), inteso “Nino calcagno”, pregiudicato, già detenuto per altra causa;
- PAPPALARDO Aldo, (cl.1988), pregiudicato, per il quale il G.I.P. ha disposto gli arresti domiciliari;
- PUGLISI Angelina, (cl.1966), per la quale il G.I.P. ha disposto gli arresti domiciliari,
ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del delitto di estorsione, con l’aggravante di avere commesso il fatto facendo parte CASESA e MAZZAGLIA dell’associazione mafiosa denominata Cosa nostra catanese clan Santapaola – Ercolano e con l’aggravante di cui all’art.416 bis.1 c.p., per avere commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà tipiche di un’associazione mafiosa e con la finalità di agevolarla.
Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di attività di indagine, delegata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania alla Squadra Mobile – Sezione Reati contro il Patrimonio – “Squadra Antiracket” a seguito delle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Bonanno Salvatore, già appartenente all’organizzazione mafiosa Santapaola – Ercolano, in ordine a condotte estorsive poste in essere da partecipi della frangia di Mascalucia dell’anzidetta associazione mafiosa ai danni del titolare di una officina meccanica sedente a Nicolosi.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile – Sezione Reati contro il Patrimonio – “Squadra Antiracket” hanno permesso di accertare che esponenti del gruppo di Mascalucia della cosca mafiosa Santapaola – Ercolano hanno costretto la vittima, dal dicembre 2008 sino al 2016, con minaccia consistita nel far valere la loro appartenenza all’anzidetta associazione mafiosa, a pagare, in occasione delle festività natalizie, la somma annuale di 500,00 euro, talvolta suddivisa in due tranche, a titolo di “messa a posto” . I soggetti che nel corso degli anni si sono avvicendati nella riscossione del c.d. “pizzo” sono stati individuati in CASESA Mirko Pompeo e PUGLISI Angelina (moglie di MAZZAGLIA Salvatore); la originaria richiesta estorsiva era stata fatta da PAPPALARDO Aldo mentre i proventi dell’estorsione venivano destinati al mantenimento in carcere di MAZZAGLIA Salvatore. Espletate le formalità di rito, il CASESA è stato associato presso la casa circondariale di Catania – Bicocca, mentre PAPPALARDO Aldo e PUGLISI Angelina sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.