La cassa integrazione per gli artigiani è in ritardo. Qualcuno aspetta ancora maggio, come nel caso degli 8mila lavoratori calabresi. FSBA aspetta le risorse dal governo. Parliamo, in particolare, degli artigiani che non ricevono con regolarità la cassa integrazione per l’emergenza COVID-19, a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!In realtà più che di cassa integrazione dovremmo parlare di assegno ordinario erogato dal Fondo di Solidarietà Bilaterale Artigiani (FSBA) previa erogazione, in tal caso, di risorse da parte del governo centrale. Dunque la cassa integrazione è in ritardo, i lavoratori aspettano ancora maggio e FSBA ha assicurato aggiornamenti in materia quanto prima. Ricordiamo anche che il decreto Agosto ha introdotto una proroga per la cassa integrazione.
Il caso emblematico, che testimonia i ritardi nell’erogazione della cassa integrazione, riguarda i lavoratori che aspettano maggio. Le proteste arrivano dalla Calabria, dove 8mila lavoratori non hanno ancora percepito la cassa integrazione, la quale continua ad essere ferma a quattro mesi fa, nonostante le difficoltà che il COVID-19 impone.
Lo stesso Ente Bilaterale Artigianato della Calabria ha lamentato i ritardi nell’erogazione della cassa integrazione in una nota della presidenza. Aricò e Gigliotti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Ente hanno dichiarato nel comunicato: “Sono migliaia i lavoratori dell’artigianato calabrese, esasperati dai continui ritardi registrati nell’erogazione della cassa integrazione. Se gli apparati tecnici, nel caso di FSBA, sono riusciti ad azzerare i tempi di lavorazione delle pratiche, non pare altrettanto abbia fatto la burocrazia e la politica nell’invio dei fondi”.
L’Ente calabrese sottolinea anche come nei mesi precedenti si fossero registrati dei ritardi nell’erogazione della cassa integrazione per via di procedure eseguite in modo errato. In Calabria 8mila lavoratori tra gli artigiani aspettano la cassa integrazione da maggio, ma il caso calabrese non è altro che il riflesso di ciò che accade a livello nazionale.
Secondo l’Ente calabrese servirebbero 3 milioni e mezzo per concludere i pagamenti della cassa integrazione di maggio e altri 2 milioni e mezzo di euro destinati a 4mila lavoratori per le mensilità di giugno e luglio. Dunque solo per la Calabria l’Ente fa pressione per ottenere i 6 milioni di euro necessari per garantire il pagamento della cassa integrazione ai lavoratori, dato che le risorse che dovrebbero arrivare dal governo centrale sono in ritardo di alcune settimane.
Tutte le associazioni di categoria sono pronte a mobilitarsi per ottenere il denaro necessario per i pagamenti della cassa integrazione. Tuttavia, questo problema non riguarda soltanto la Calabria. Il ritardo nel pagamento della cassa integrazione per gli artigiani riguarda, infatti, tutta la categoria, dato che l’attesa delle risorse persiste anche a livello nazionale. Sul sito ufficiale di FSBA, infatti, è possibile leggere un comunicato che fornisce ai lavoratori indicazioni in merito: “Si comunica che a seguito dell’utilizzo delle risorse totali di FSBA, abbiamo provveduto all’erogazione della quasi totalità delle prestazioni relative alla competenza di maggio 2020. Non appena il Ministero, che ci ha assicurato la massima attenzione e tempestività, ci invierà le ulteriori risorse definite nel Decreto Rilancio, saranno gestiti tempestivamente anche i pagamenti residui fino al 12 luglio 2020. FSBA – Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato.”
Lo stesso messaggio era stato pubblicato a giugno dallo stesso Ente in riferimento ai pagamenti della cassa integrazione di marzo e fino al mese di aprile per gli artigiani. Questo ci suggerisce come il problema del ritardo delle risorse sia sempre vivo. Ci si augura che le risorse possano essere disponibili a breve per espletare i pagamenti di maggio e provvedere alla cassa integrazione di giugno e luglio.