Gli stati membri dell’Unione Europea hanno stabilito obiettivi ambiziosi per contrastare il surriscaldamento globale. Tra i più imminenti c’è la riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030. Una vera sfida considerando i differenti contesti tra stato e stato.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Tra le iniziative promosse per arrivare all’obiettivo stabilito c’è la tanto discussa direttiva case green approvata a marzo 2023, che invita tutti gli stati a portare tutti gli edifici in classe E entro il 2030 e il classe D nel 2033. La proposta, ancora al vaglio della commissione per stabilire i dettagli esecutivi, subirà delle variazioni rispetto al testo iniziale, ma è chiaro che si apre un nuovo scenario per la ristrutturazione edilizia e saranno coinvolti principalmente i cittadini proprietari di abitazioni che non sono in linea con quanto stabilito e che abitano in contesti in cui sarà necessario intervenire per ridurre i livelli di inquinamento, come le grandi città.
Secondo i dati, quasi tre case su quattro in Italia necessitato di interventi di riqualificazione, anche perché il nostro parco edilizio è costituito per la maggior parte da edifici costruiti oltre 40 anni fa.
Vediamo insieme quali saranno le città che dovranno ristrutturare e come si potrà procedere per la ristrutturazione.
Bologna prima della classe
Stando agli annunci immobiliari, a Bologna entro il 2033 il 56% delle abitazioni dovrebbe procedere a interventi di ristrutturazione. Non è una bassa percentuale, ma è comunque la più virtuosa del paese.
Il 28% dei trilocali si trova inoltre in classe A, la più elevata.
Buoni risultati per Torino
A Torino il 65% degli immobili ricade nelle fasce energetiche oggetti della direttiva, ma è solo il 28% di esse che è nella classe G e quindi non gli interventi di ristrutturazione non saranno profondi, anche se molto diffusi. Solo il 7% degli immobili risulta invece in classe A.
Firenze regina dei trilocali
A Firenze spicca il dato dei trilocali, con il 19% in classe A. Il 71% delle abitazioni analizzate è però classificato in F o G.
Roma e Milano situazione preoccupante
Roma e Milano, le città più grandi e importanti del paese presentano una situazione molto preoccupante.
Nel capoluogo lombardo il 75% dei trilocali è nelle classi energetiche più basse e solo l’11% raggiunge la classe A.
Nella capitale il dato è addirittura peggiore, con l’84% dei trilocali che dovranno essere ristrutturati entro il 2033, dei quali il 72% è classificato in G.
Genova e Palermo le peggiori
Ad aggiudicarsi le posizioni peggiori sono le città di Palermo e Genova.
Il capoluogo siciliano ha in classe G il 95% delle abitazioni e solo il 2% si trova in classe A. A fare peggio c’è Genova con il 96% di edifici in classe G e solo l’1% in classe A.
Case green: cosa fare
In un contesto come quello delineato è lampante che bisogna realizzare un piano di incentivi per le ristrutturazioni che sia molto più incisivo e accessibile rispetto ai bonus casa già previsti. Il cittadino singolo difficilmente potrà permettersi una ristrutturazione, considerando l’aumento delle materie prime e la crescita dell’inflazione.
Certo, un primo passo in autonomia si potrebbe fare con interventi fai da te, come l’installazione di dispositivi smart, la sostituzione degli elettrodomestici e l’acquisto di elementi d’arredo e complementi più performanti. Su https://echome.it/recensioni si possono consultare le opinioni sui prodotti di chi ha acquistato online. Utilizzare piattaforme web potrebbe infatti aiutare anche a ridurre le spese, iniziando così a portarsi avanti con i lavori. Servirà poi una valutazione professionale per capire gli step successivi.