Il Carnevale è una festa che porta con sé maschere, scherzi e tante golosità.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Questa festa ha origini remote, che affondano le proprie radici nelle usanze degli antichi Greci e Romani, ma come è cambiato il carnevale negli anni?
Basta fare un tuffo nel passato attraverso i ricordi dei nonni, per scoprire le tradizioni di un tempo.
Una volta, grandi e piccini si mascheravano con quello che avevano a disposizione, e non compravano vestiti costosi. Una delle tradizioni popolari più diffuse era quella dello scambio dei ruoli: le donne indossavano giacche e pantaloni e gli uomini si avvolgevano in scialli e gonne lunghe. Per il make up, un tappo di sughero bruciacchiato sul fuoco e un pezzo di carbone bastavano per disegnarsi sul viso barba e baffi.
Gran parte dei festeggiamenti carnevaleschi poi avveniva nelle piazze, con canti popolari, scenette, filastrocche e balli, e molti giochi che variavano in tutta Italia. A Napoli, per esempio, c’era la festa della pentolaccia, in Sardegna i bambini mascherati andavano di casa in casa a chiedere le “zipole”, tipiche frittelle sarde. e in molte città erano già presenti i carri che sfilavano per le strade.
I dolci della tradizione sono sempre stati frittelle e chiacchiere, le quali assumevano però forme e denominazioni diverse a seconda della zona in cui ci si trovava e degli usi locali.
In alcune zone d’Italia infatti questo dolce ha preso nomi diversi, adattandosi ai dialetti locali: in Toscana vengono detti “cenci” o “donzelle”, mentre in Emilia-Romagna si chiamano “frappe” o “sfrappole”, in Trentino “crostoli” e in Veneto “galani”. Ancora oggi in Sicilia vengono dette “sfincitelli” e si preparano con miele e cannella.
Nonostante il passare degli anni, ancora oggi come tanti anni fa il Carnevale continua a rappresentare un momento di festa che coinvolge grandi e piccini, tra mille colori e scherzi di ogni genere.