CARA MINEO riapre per afghani: lavori in corso ma sindaco non sa nulla

Il CARA MINEO torna a far parlare di sé: quello che fu il centro di accoglienza più grande d’Europa, potrebbe ospitare nelle prossime settimane i rifugiati afghani che sono arrivati e quelli che potrebbero arrivare in Italia nei prossimi giorni.

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Quel che è dato sapere è che da martedì in 700 vivono in uno delle strutture della base USA di Sigonella e molto probabilmente altri se ne aggiungeranno. Si è pensato ancora una volta al CARA in territorio menenino per accoglierli in maniera stabile. Solo ipotesi? Non proprio: qualcosa si muove già, sono in corso dei lavori da parte di una ditta di Caltagirone e una ditta di Palagonia è stata incaricata di eseguire le pulizie.

Sembra che bisognerebbe consegnare almeno 40 alloggi entro la fine della prossima settimana, per accogliere al suo interno almeno 200 persone. Ma di tutto questo, cosa ne sa il primo cittadino di Mineo, Giuseppe Mistretta? La risposta è stata resa nota dai colleghi de La Sicilia: “Ancora non ho ricevuto comunicazione ufficiali, me ne rammarico perché ultimo a sapere della decisione che sia del governo Usa col benestare di quello italiano poco importa. Favorevoli all’accoglienza, ma senza lo scempio del recente passato”.

A rafforzare l’ipotesi di una riapertura del CARA MINEO c’è anche un altro dettaglio: pare (il condizionale in questi casi è d’obbligo) che molti operatori rimasti senza lavoro dopo la sua chiusura siano stati già contattati.

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