Cannabis light: illegale da agosto

Non c’è pace per il commercio sulla Cannabis ed i suoi derivati. L’ultima novità è avvenuta nella notte dell’1 agosto; le commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera hanno approvato una modifica al ddl Sicurezza che equipara la cannabis light (quella con un contenuto di Thc – tetraidrocannabinolo – inferiore allo 0,2%) alla cannabis non light. In precedenza, la normativa italiana, stabiliva che la cannabis era legale quando aveva un contenuto di THC inferiore allo 0,5%. Questo perché sotto tale soglia, secondo il precedente intendimento, i prodotti derivati risultano privi di qualsivoglia efficacia drogante
Inutile sottolineare che questa decisione ha suscitato forti reazioni, soprattutto da parte delle opposizioni e dei rappresentanti del settore.
Con questa modifica, vengono proibiti il commercio, la lavorazione e l’esportazione di foglie, infiorescenze, resine e tutti i prodotti contenenti sostanze derivate dalla pianta di canapa. Questo settore, che ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, coinvolge circa 3.000 aziende attive che generano un fatturato annuo di circa 500 milioni di euro.
Inoltre, il ministro della Salute Schillaci ha inserito il cannabidiolo (CBD), uno dei principi attivi della cannabis, tra i farmaci stupefacenti. Questa decisione ha ulteriormente influenzato il panorama della cannabis in Italia.
La situazione potrebbe continuare a evolversi, quindi è consigliabile rimanere informati su eventuali cambiamenti futuri riguardanti la cannabis.

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