Caltagirone, un pensiero agli infermieri del Gravina: è Pasqua anche per loro. Un uovo artigianale, simbolo di un sincero sentimento di gratitudine
Caltagirone. Nessuno avrebbe immaginato che la Pasqua quest’anno l’avremmo passata in quarantena, a causa di una pandemia a livello mondiale che ha un nemico, un nome, diventato familiare anche ai più piccoli: coronavirus (ma anche Covid-19).
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Eravamo abituati a vedere gli eroi entrare in azione nei film, e invece, oggi li vediamo intervenire all’interno dei nostri ospedali. E come la maggior parte degli eroi, sotto la maschera (nel loro caso, la mascherina) ci sono persone comuni. Oggi i nostri eroi sono i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari tutti.
Ci è giunto in redazione un messaggio da parte di una di loro, l’infermiera Cristina Di Masi, che vuole rendere noto un gesto commovente, apprezzato, che scalda il cuore: è stato donato a lei ed ai suoi colleghi un uovo di Pasqua artigianale, da parte del sig. Giovanni Di Benedetto, laboratorio artigianale di prodotti dolciari, che ha tanto insistito affinché non si facesse il suo nome, ma la signora Cristina ha ritenuto giusto riconoscergli questo nobile gesto.
L’uovo ha fatto “tappa” in Pediatria, dove lei ha lavorato per tanto tempo e fino a tre mesi fa, ma il dono è per tutti gli infermieri che quotidianamente si spendono nella lotta contro il coronavirus: «Questo pensiero va anche al coordinatore infermieristico dei reparti Covid, il dott. Roberto Brighina, per il suo lavoro impegnativo e di grande responsabilità», ci tiene a far sapere.
«Il mio è un gesto verso delle persone che si stanno sacrificando e soprattutto stanno rischiando per noi. Curate gli ammalati, siete in stretto contatto con loro, con il rischio di essere contagiati, al solo pensiero vengono i brividi», ha detto il signor Di Benedetto alla nostra infermiera.
E allora non resta che augurare a tutti voi, eroi in prima fila al tempo del Coronavirus, una serena Pasqua, con i vostri familiari, nelle vostre corsie e con i vostri pazienti. Cercheremo di non dimenticare mai quello che state facendo per questo ospedale, per l’Italia intera.