Con una solenne Eucaristia presieduta da S. Em.za il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e l’apertura della Porta Santa, il prossimo venerdì 6 agosto, alle ore 19.00, inizierà il Giubileo diocesano della Chiesa Calatina nel ricordo del 450° anniversario della prodigiosa apparizione della Vergine Santa nelle limpide acque di una Fontanella del popolare quartiere “Ponte” di Caltagirone. La Concelebrazione con l’illustre ospite vedrà radunati, attorno al Vescovo Mons. Calogero Peri, il Clero, tutte le realtà ecclesiali e le rappresentanze civili e militari del territorio.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Fortemente coinvolti in tale evento di Grazia, gli eredi della Fede semplice e tenace di quel popolo credente si sentiranno ancora una volta come allora “svegliati all’alba da un insolito festoso scampanio” per accorrere all’invito della fanciulla che raccontava la stupefacente “visione” del volto della Vergine in trono con sulle ginocchia il Bambino Gesù nell’atteggiamento regale di sostenere il mondo, in fondo alla piccola Fonte. La notizia del singolare prodigio all’alba di quel 15 agosto 1572 corse rapidamente di casa in casa, ma ebbe come testimoni privilegiati soltanto coloro che avevano gli occhi e il cuore purificato e illuminato dalla grazia, come narrano le cronache del tempo.
«Per tale ricorrenza – scrive il Vescovo Peri nella lettera di convocazione – per i forti richiami spirituali che contiene questo evento di Grazia e per la profonda incidenza mariana che questa apparizione ha avuto nella storia della nostra Chiesa, lo scorso 1 Gennaio, solennità di Maria SS.ma Madre di Dio, ho indetto per tutta la Diocesi di Caltagirone l’Anno Giubilare Mariano che avrà inizio il 6 agosto c.a. e si concluderà il 22 agosto 2022». L’intero anno sarà, infatti, contrassegnato da intense iniziative ecclesiali di natura liturgica, spirituale, pastorale, e anche sociale e culturale che faranno di questi mesi un tempo prezioso per tutti.
«La mediazione di Maria, – dice don Francesco Di Stefano, Rettore e Parroco del Santuario – venerata da secoli nel piccolo Santuario, chiede di farsi speranza e opportunità nuova di promozione e attese di stagioni più prospere e serene. Le drammatiche vicende che persistono e ancora preoccupano, sono lo scenario inquietante, che, come nei secoli passati non cessano di travagliare la storia di ogni tempo. Perciò il peregrinare della Icona della Vergine lungo le strade della nostra diocesi è stato e sarà “segno profetico” e annuncio di speranza per seminare, nei solchi della vita, progetti e premesse di nuova prosperità spirituale, sociale e culturale».
La persistenza della prolungata e dolorosa stagione di sofferenze e preoccupazioni non ancora del tutto superata, invita tutti a nuovi impegni di rinascita e conversione. È fondamentale recuperare sobrietà ed essenzialità, interiorità e progettualità culturale, rimettere insieme i cocci di esistenze sempre più precarie e smarrite mediante il dono della “purificazione” degli occhi e del cuore in questo Anno Mariano, per andare oltre ogni superficialità e farsi capaci di nuove prospettive di Salvezza.
«Disponiamoci – conclude il Vescovo nella sua Lettera – a vivere questo anno di grazia, prepariamolo e prepariamoci con la preghiera, perché sia una vera occasione di conversione per ciascuno di noi, e possa lasciare un segno profondo, il segno di Maria: del suo ascolto, della sua accoglienza, del suo servizio, della sua fede dentro di noi e dentro le nostre comunità».