Finalmente, dopo quattro anni e mezzo, è arrivata la sentenza di assoluzione con formula piena per non avere commesso il fatto. Il rinvio a giudizio arrivò nel novembre del 2019, a cui seguirono le mie dimissioni dalla carica di vicesindaco per lasciare fuori l’amministrazione della mia città, Caltagirone, da polemiche e strumentalizzazioni. Oggi è un nuovo giorno per me, un giorno che ricorderò per sempre. Il 20 luglio del 2021 rimarrà per sempre impresso nel mio cuore.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Voglio fare alcuni ringraziamenti doverosi. Un grazie ai miei legali, l’avv. Falcone e il prof. Grasso, per avere da subito capito che nessun reato era stato commesso e che il capo di imputazione era inesistente. Un ringraziamento particolare a Marco Falcone per essermi stato vicino, anche e soprattutto, come amico vero e sincero, per avermi incoraggiato ad andare avanti nei momenti più bui di questa triste vicenda. Grazie ai miei figli, ai miei familiari, alle persone a me più care, agli amici, al gruppo consiliare, agli Assessori e al partito tutto di Forza Italia. Da sempre tutti loro hanno creduto alla mia innocenza, senza mai farmi mancare stima e fiducia.
Ho potuto constatare di persona come il Tribunale di Caltagirone sia dotato di bravi e capaci magistrati. I pubblici ministeri hanno fatto il loro lavoro, cercando la verità sino al punto da proporre loro stessi l’assoluzione perché il fatto non sussiste, ai sensi dell’art. 530 c. 1. Ma anche devono rinfrancare tutti noi l’autorevolezza e l’assoluto valore professionale dei giudici del nostro Tribunale, con in testa la presidente Giovanna Scibilia, presidente dell’organo collegiate che ha emesso l’assoluzione.
Con la sentenza di oggi, si chiude una triste vicenda che mi ha accompagnato giorno e notte per quasi cinque anni. Qualcosa che mai avrei pensato che potesse capitarmi e, invece, è un rischio dietro l’angolo per ogni amministratore. Dopo averlo provato sulla mia pelle, posso dire che la giustizia è lenta, ma alla fine arriva, ed è la cosa che conta di più.
Riceviamo e pubblichiamo
Il fatto, in sintesi
Sergio Gruttadauria, a quel tempo vice sindaco del comune di Caltagirone, era stato rinviato a giudizio per tentata induzione indebita a dare o promettere utilità nei confronti di ex dirigente dell’ufficio tecnico dell’ente comunale per l’esclusione dall’albo dei fornitori di un’impresa edile.
Il denunciante avrebbe definita intimidatoria la richiesta di chiarimento sollecitata da Gruttadauria, che invece si è sempre difeso dichiarando che avrebbe agito solo ed esclusivamente per verificare le lamentele manifestate da un cittadino che si riteneva ingiustificatamente escluso.
Ieri, come annunciato dallo stesso Sergio Gruttadauria, è arrivata la tanto attesa e sperata assoluzione con formula piena per non avere commesso il fatto.