Scadranno alle 12 di martedì 23 ottobre i termini entro i quali gli interessati dovranno presentare la domanda, da trasmettere esclusivamente all’indirizzo di P.E.C. [email protected], per rispondere affermativamente all’avviso pubblico emesso dal Comune di Caltagirone e finalizzato alla raccolta delle manifestazioni d’interesse per l’istituzione del servizio di raccolta e smaltimento di oli esausti di origine domestica. L’Amministrazione comunale intende infatti istituire, nel territorio di Caltagirone e delle frazioni, il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento degli oli esausti di origine domestica e, limitatamente alle attività che non rientrano in particolari obblighi di legge e non sono, quindi, ad essi già sottoposti, anche commerciale. A questo proposito ha approvato la delibera (seguita dall’avviso) con cui stabilisce di ricorrere, a titolo gratuito e quindi senza alcun onere per il Comune, a una ditta in possesso delle autorizzazioni previste affinché effettui la raccolta “presso le isole ecologiche già realizzate e da realizzare”, lo smaltimento del rifiuto”del quale non sia possibile e conveniente la rigenerazione” e iniziative “finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della raccolta e del recupero degli oli vegetali usati”.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!“L’intendimento di istituire il servizio – afferma l’assessore alle Politiche ambientali Francesco Caristia – nasce dall’esigenza di garantire il corretto smaltimento degli oli vegetali esausti, che non possono e non devono essere dispersi nell’ambiente, e rappresenta un ulteriore passo verso una comunità sempre più sensibile a attenta a queste importanti tematiche”. “In questo modo – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo – si punta anche ad accrescere l’igiene e il decoro pubblici, assolvendo così a una significativa funzione, destinata a produrre ricadute positive sulla città e sul territorio”.
L’olio vegetale esausto, a tutti gli effetti, è un rifiuto non pericoloso (Cer 200125) e come rifiuto non può essere disperso nell’ambiente da parte di nessun produttore, sia esso industriale o domestico, ma deve essere smaltito correttamente. Benché non pericoloso, l’olio vegetale esausto può provocare ingenti danni economici ed ambientali se non gestito correttamente. Si calcola che, in Italia, 1,4 milioni di tonnellate di olio vegetale vengono immessi ogni anno al consumo e il 20% di questa quantità è il residuo non utilizzato, presente in gran parte sotto forma di residuo di fritture. Solo una parte di questo olio vegetale esausto viene correttamente raccolto e smaltito.