Caltagirone, operativa la stabilizzazione dei precari al Comune: si comincia con i 51 delle categorie A e B, che martedì 25 giugno firmeranno i contratti

E venne il giorno della tanto agognata stabilizzazione. Martedì 25 giugno, alle 18,30, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba” del municipio, i primi 51 precari in servizio al Comune (in tutto sono 119) firmeranno il contratto a tempo indeterminato e parziale (24 ore) che farà scrivere loro la parola “fine” a decenni di incertezze.  Sono gli appartenenti alle categorie A (operatori) e B (esecutori). Si tratta dei primi esiti delle procedure di stabilizzazione del personale precario avviate alle fine dello scorso anno dalla Giunta municipale. La stabilizzazione riguarda in prima battuta i 51 appartenenti alle categorie A e B. Seguirà la stabilizzazione degli altri, rientranti nelle categorie C e D.

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“Procede velocemente e nella piena sicurezza di atti legittimi, come ci eravamo prefissi – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo – la stabilizzazione dei 119 precari del Comune, che potranno così avere la certezza del posto di lavoro dopo quasi 30 anni di attese. Peraltro molti di loro, grazie alle competenze acquisite nel tempo, sono intanto divenuti sempre più importanti per lo svolgimento delle varie attività. Ovviamente – conclude il sindaco – da tutti ci attendiamo il massimo impegno e abnegazione per il pieno concorso al raggiungimento dei traguardi amministrativi che, uno dopo l’altro, stiamo concretizzando”.

“In questo modo – afferma l’assessore comunale al Personale Concetta Mancuso – manteniamo fede agli impegni assunti, mettendo in campo tutti gli adempimenti necessari a garantire la stabilizzazione dei precari. Ottenuto il parere favorevole dei revisori dei conti, sono già pronti, infatti, pure gli atti propedeutici alla stabilizzazione degli appartenenti alle categorie C e D. Siamo certi che il Comune potrà disporre di personale ancora più motivato, attraverso il quale rivitalizzare la propria <macchina>, con ricadute positive sui servizi e, quindi, sui cittadini”.

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