Durante la guerra in Iraq, tra il 2003 e il 2006, la missione italiana “Operazione Antica Babilonia” fu colpita da una serie di attentati, il più devastante dei quali avvenne proprio il 12 novembre 2003. In quell’attacco persero la vita 28 persone, di cui 19 italiani (12 carabinieri, 5 militari e 2 civili), segnando profondamente la storia e il cuore del Paese.
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La giornata commemorativa è iniziata con la Santa Messa nella Chiesa Madonna della Via, presieduta dal vescovo Calogero Peri. ”
Ha dichiarato il vescovo: –“Siamo grati – a chi ha lottato e sacrificato la propria vita per garantire un futuro migliore. Ma è triste vedere che, ancora oggi, non si riescano a trovare alternative alla guerra.”
L’ispettore regionale dell’ANC, Ezio Buzzi, ha poi ricordato l’importanza della memoria come “patrimonio prezioso per le nuove generazioni”.
In Piazza dei Caduti di Nassiriya, il sindaco Fabio Roccuzzo ha sottolineato come il ripudio della guerra sia un principio irrinunciabile sancito dalla Costituzione, affermando che la pace è “un valore intangibile da tramandare alle nuove generazioni e un impegno collettivo“.
La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona d’alloro, compiuta dal sindaco e dal comandante della Compagnia dei Carabinieri di Caltagirone, Nastassija Magno, un gesto simbolico per onorare chi ha sacrificato la propria vita per la sicurezza e la libertà.