Oggi secondo appuntamento della Giornata della memoria e dell’accoglienza per ricordare le vittime dell’immigrazione presso il convitto “Luigi Sturzo” con uno spettacolo teatrale, il dialogo con la scrittrice Maria Attanasio e la presentazione di un video.
Come ogni anno, il Comune di Caltagirone, ente titolare dei progetti SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) minori stranieri non accompagnati e adulti e gli enti gestori delle comunità di accoglienza SAI di Caltagirone, in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’accoglienza, commemorano tutte le vittime dell’immigrazione in ricordo del terribile naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa (nel quale morirono 368 persone) per mantenere viva la memoria delle oltre 30 mila persone che, in questi anni, hanno perso la vita nel Mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa.
Primo appuntamento della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza
Le iniziative sul tema si articolano, quest’anno, in due momenti: il 3 ottobre una delegazione di Caltagirone, guidata dall’assessora al Welfare Patrizia Alario, è giunta a Lampedusa per commemorare le vittime del mare, unendosi così agli oltre 500 studenti provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa.
In contemporanea, nel cimitero di Caltagirone gli ospiti delle comunità SAI, gli studenti dell’Istituto “Secusio” e i volontari dell’associazione Astra si sono riuniti per ricordare il giovane Weldu Robel, eritreo di 27 anni, sepolto da 11 anni proprio nel cimitero calatino. Si tratta di una delle vittime di quel terribile naufragio alla quale, finalmente identificata, è stata restituita dignità.
Secondo appuntamento della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza
Giovedì 24 ottobre il secondo momento con diverse attività in cui saranno coinvolti gli studenti degli istituti superiori della città e gli ospiti delle comunità di accoglienza SAI: a partire dalle 9.00, nella sala conferenze del convitto “Luigi Sturzo”.
Spettacolo teatrale
Dopo i saluti del sindaco Fabio Roccuzzo e dell’assessora Patrizia Alario, gli studenti saranno invitati a riflettere sul tema delle migrazioni, dell’infanzia violata e dello sfruttamento lavorativo attraverso la visione di uno spettacolo teatrale – produzione Nave Argo, regia e interpretazione Angelo D’Agosta -, dal titolo: “Mi chiamo Iqbal e sono un bambino”, ispirato alla storia di Iqbal Masih, il ragazzino pakistano tredicenne tessitore di tappeti ucciso dalla mafia per essersi ribellato alla schiavitù del lavoro minorile.
Dialogo con la scrittrice Maria Attanasio
Seguirà un incontro con la scrittrice Maria Attanasio, che presenterà il suo libro “Dall’Atlante agli Appennini”. A lei gli studenti potranno rivolgere domande e riflessioni. Non mancheranno le testimonianze degli ospiti delle comunità, giovani minorenni ma anche adulti e famiglie presenti a Caltagirone.
Video
La giornata si concluderà con la visione di un breve video realizzato nelle comunità SAI per far conoscere e valorizzare le buone pratiche dell’accoglienza.