Nasce la Strada regionale delle ceramiche siciliane. A farne parte sono le principali città della ceramica isolana appartenenti all’Associazione italiana città della ceramica (Aicc) Caltagirone, Santo Stefano di Camastra, Sciacca, Burgio, Monreale e la imminente new entry Collesano (Pa) che si sono riunite per l’occasione a Caltagirone, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba” del municipio, sabato 5 novembre.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!A rappresentare Caltagirone sono stati il sindaco Fabio Roccuzzo e l’assessore all’Identità ceramica Claudio Lo Monaco. All’ordine del giorno la costruzione della Strada “per meglio valorizzare storia e potenzialità della ceramica siciliana” e la programmazione di azioni di tutela e di sviluppo del settore della ceramica artistica. Un’unione utile a valorizzare e rilanciare un settore anche in Sicilia fortemente colpito dalla pandemia e che in Italia ha avuto un calo del fatturato del 4% nel 2020. Con un volume d’affari annuo che nel nostro Paese si aggira intorno ai 6,2 miliardi. In Sicilia sono presenti oltre 250 aziende, nelle quali operano duemila addetti.
“Per programmare insieme azioni di sviluppo, investire in marketing e promozione commerciale e territoriale spiegano Fabio Roccuzzo, sindaco di Caltagirone, e Francesco Re, sindaco di Santo Stefano di Camastra, le sei “sorelle” della ceramica siciliana sono fermamente determinate a unirsi all’insegna della salvaguardia e dello sviluppo con l’obiettivo di fare rete per tutelare e promuovere la filiera produttiva della ceramica artigianale, pesantemente minacciata dall’incalzare dell’impennata dei costi energetici, che rischia di collocare fuori mercato il pur eccellente prodotto realizzato nelle botteghe d’arte siciliane”.