Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha inaugurato ieri pomeriggio la sezione Preistoria e Civiltà indigene (per il momento circa 300 pezzi) del Museo regionale della Ceramica, allestita nell’ex convento di Sant’Agostino, la struttura che, a conclusione dei consistenti lavori di ristrutturazione da cui è interessata, è destinata a divenire la nuova, prestigiosa sede dello stesso Museo, che pertanto vi trasferirà tutte le altre collezioni. Intanto a breve il secondo piano dell’immobile potrà ospitare pure le sezioni greca, romana e bizantina. Con il governatore sono intervenuti alla cerimonia il sindaco Gino Ioppolo, il neo direttore del Polo regionale per i siti culturali di Catania, Gioconda Lamagna e il dirigente responsabile dell’Unità operativa 6 direzione del Museo della Ceramica, Giovanni Patti.
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“Si realizza un sogno – ha detto Musumeci – Si tratta, infatti, di un’opera di straordinario interesse culturale che consolida la capacità di attrazione di Caltagirone”. Il presidente ha poi annunciato “un incontro con i nove soprintendenti ai beni culturali dell’Isola per lavorare, insieme all’assessore Tusa, nel segno di strategie comuni”. “E’ un primo, importante passo verso la definitiva e completa apertura di una prestigiosa struttura – ha sottolineato il sindaco Ioppolo -, destinata a dare al Museo il lustro che merita e ad ampliare le prospettive culturali e turistiche della città”. La dott.ssa Lamagna si è soffermata “sul valore educativo e formativo del museo, che pertanto può assolvere a un’importante funzione in aggiunta a quella più strettamente culturale”. L’ex convento di Sant’Agostino, da 30 anni di proprietà della Regione siciliana (cui il Comune lo cedette con vincolo di destinazione a sede del Museo della Ceramica), è posto sulla sommità della monumentale Scala di Santa Maria del Monte.
La sezione Preistoria e Civiltà indigene accoglie, nelle sale del piano terra, reperti di età preistorica, protostorica e arcaica, tutti appartenenti alle collezioni del Museo della Ceramica di Caltagirone, Numerosi pezzi che, per ragioni di spazio, non trovavano posto nella sede di via Roma, sono stati adesso sottratti ai magazzini e restituiti alla fruizione pubblica. Insieme all’esposizione sono visitabili lo spazio che appartenne un tempo alla chiesa di Sant’Agostino, con il suo brano di pavimentazione barocca, e la cripta sottostante, già oggetto di precedenti interventi di restauro.