Un evento al Borgo di Santo Pietro celebra l’amicizia tra Lutz Long e Jesse Owens, simbolo di coraggio e umanità contro l’ideologia nazista.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Sabato 14 dicembre, a partire dalle 18, il Borgo di Santo Pietro diventa il palcoscenico di un evento unico nell’ambito di “Lumina 2024, il Natale a Caltagirone”, dedicato a una straordinaria amicizia che sfidò l’ideologia nazista: quella tra Lutz Long, atleta tedesco simbolo dell’ideologia ariana, e Jesse Owens, leggendario velocista afroamericano.
Durante le Olimpiadi di Berlino del 1936, Lutz Long non esitò a suggerire a Jesse Owens la strategia vincente per superare le qualificazioni del salto in lungo. Nonostante le pressioni dell’epoca, lo abbracciò pubblicamente dopo la vittoria, un gesto di coraggio e umanità che contrastava le politiche razziali del regime nazista. Questo gesto costò caro a Long, che venne inviato al fronte e morì nel 1943 nei combattimenti per la difesa dell’aeroporto di Biscari-Santo Pietro, in Sicilia.
Il programma della serata
- Ore 18.00: Proiezione del documentario “Olimpia” (1938), diretto da Leni Riefenstahl, presso l’edificio della sede Forestale.
- Ore 19.30: Presentazione del libro “Lutz Long e Jesse Owens” di Domenico Occhipinti e Guglielmo Distefano.
- Ore 20.30: Tavola rotonda con interventi di rappresentanti istituzionali, esperti e associazioni, tra cui il sindaco di Caltagirone, ANPI, scout, Consulta giovanile, e studenti dell’IIS “Dalla Chiesa” (Indirizzo Alberghiero).
A seguire, presso la Chiesa antica di Santo Pietro (sede Scout Agesci Caltagirone 1), rinfresco offerto dall’Istituto “Carlo Alberto Dalla Chiesa” e performance musicale del duo Giada a cura della Consulta giovanile.
Un’occasione per riflettere sul valore dell’amicizia e del coraggio in tempi difficili, attraverso storia, cultura e musica, nel suggestivo contesto natalizio di Caltagirone.
Tratto da una storia vera è stato prodotto un film biografico intitolato “Race – Il colore della vittoria” del 2016 diretto da Stephen Hopkins.
Il film intreccia sport e politica, mostrando il coraggio e la determinazione di Owens come simbolo di resistenza e uguaglianza. Con Stephan James e Jason Sudeikis, offre una riflessione sulla lotta per i diritti umani e il potere dello sport di abbattere le barriere.
Il titolo gioca sul doppio significato della parola “race”, che in inglese significa sia “razza” che “corsa”.