Caltagirone, l’Esame di Stato di Morena, giovane maturanda del Majorana

Caltagirone, l’Esame di Stato di Morena, giovane maturanda dell’Istituto Superiore Majorana-Arcoleo. La giovane 19enne calatina si racconta.

Caltagirone. Ansia, stress ed emozioni accompagnano gli studenti e le studentesse che stanno accingendosi ad affrontare l’Esame di Stato 2020. Nella cittadina della Sicilia orientale, in provincia di Catania, una giovane calatina, intervistata dalla redazione di Prometeonews.it, si racconta nella sua maturità. Si chiama Morena Lo Bianco, 19 anni e ha frequentato l’Istituto Superiore Majorana – Arcoleo di Caltagirone.

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Pertanto, riportiamo sotto in formato integrale l’intervista a Morena che ha da pochi giorni affrontato il suo Esame di Stato e vuole pertanto raccontarsi in quello che è stato un tutt’uno tra ansia, stress ed emozioni:

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Quest’anno sembrava esser iniziato come tutti gli altri. Pensavo già all’inizio dell’anno all’Esame di Stato: ultima tappa di questo percorso. Ma a marzo hanno chiuso le scuole e sospeso le lezioni per via della pandemia da covid-19. Inizialmente pensavo che fosse una cosa passeggera, invece… Non pensavo di studiare a distanza ne tanto meno di diplomarmi in questo modo un pò bizzarro, diverso dalla tradizionale maturità“.

Quando ho capito che la situazione persisteva e che non sarei e saremo più tornati tra i banchi di scuola, c’è stato un momento di panico perché non sapevo come affrontare questa dura situazione per noi studenti e per tutti gli insegnanti.
Quindi, ho iniziato a seguire le lezioni online adattandomi pian piano a questo nuovo modo di fare didattica. Nel frattempo, però, si avvicinava sempre di più il mio Esame di Stato. Mi sentivo disorientata anche per le modalità di svolgimento modificate da un giorno all’altro. Finalmente è arrivata la modalità definitiva: esame orale con la possibilità di inserire elaborati scritti“.

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L’ansia era sempre più forte e non avevo nessuno che potesse dirmi come affrontare l’esame. Nonostante tutte le avversità, con tanto impegno ed il sostegno dei professori sono arrivata al fatidico giorno. Sono stata esaminata tra le prime. Sembrava una cosa impossibile ma fortunatamente e alla fine è andato tutto bene. Certo avrei preferito, la gita del quinto, la cena con i professori prima dell’esame, anche l’ansia degli scritti e tutti i miei cari ad assistere al mio orale e abbracciare i professori alla fine di tutto. E’ andata così ed è stata un’ esperienza che non scorderò mai. Mi ha segnata indubbiamente Mi ha fatta crescere e capire che quando si vuole arrivare ad un obbiettivo niente può o deve distogliermi dal raggiungerlo. Non ci si deve mai fermare davanti le avversità“.

“In conclusione, non sono d’accordo con molti quando dicono che la nostra preparazione non è sufficiente e che non saremo in grado di affrontare l’università o il mondo del lavoro. In merito a ciò, posso dire che non è affatto vero. L’impegno e lo studio è stato intenso, anche se è cambiata la modalità dell’Esame di Stato. La difficoltà è stata la stessa, se non maggiore avendo meno tempo a disposizione. Perciò, a tutti i miei compagni di classe e a tutti gli studenti auguro buona fortuna ricordando loro che adesso ci aspetta il futuro e mille nuove esperienze“.

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Foto articolo: Morena Lo Bianco

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