Caltagirone, “La Scuola e l’Arte”: al Liceo artistico, convegno e mostra per fare il punto a 100 anni dalla fondazione della Scuola di Ceramica

Conto alla rovescia in vista de “La Scuola e l’Arte, quando l’isola non isola”, la giornata che si celebrerà nei locali della scuola, in via ex Matrice 153, giovedì 28 febbraio, su iniziativa del Liceo artistico per il Design ceramico (che fa parte dell’Istituto superiore “Bonaventura Secusio”) e dell’Amministrazione comunale in collaborazione con la Società calatina di storia patria e cultura e col Museo diocesano, nell’ambito delle manifestazioni per il centenario della fondazione dell’istituto (ex Scuola di Ceramica).  Due i momenti: un convegno a partire dalle 17 e, alle 19,30, l’inaugurazione di una la mostra di opere in ceramica realizzate da ex allievi e da ex docenti della scuola.

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Il convegno sarà aperto dai saluti del dirigente scolastico Concetta Mancuso e del sindaco Gino Ioppolo. Seguiranno le relazioni di: Domenico Amoroso, ideatore e curatore della mostra, che riferirà i risultati delle sue ricerche; Giuseppe Frazzetto, critico, storico dell’arte e docente all’Accademia di Belle arti di Catania, che traccerà una panoramica dell’arte in Sicilia durante il secolo di vita della scuola; Alvise Spadaro, storico dell’arte, che ricorderà uno dei più significativi docenti/artisti dell’istituto, Armando Albini; Giampiero Vincenzo, professore di Discipline sociologiche all’Accademia di Belle arti di Catania, che presenterà un quadro dell’arte contemporanea in Sicilia oggi, tra istituzioni pubbliche, ruolo del privato e gallerie.

L’atto costitutivo della Reale Scuola di Tirocinio per l’Arte Ceramica di Caltagirone fa chiaramente riferimento alla secolare tradizione dell’artigianato ceramico locale e alla necessità di perpetuarlo e vivificarlo. Ciò ha creato e diffuso nel tempo la convinzione che la scuola – trasformatasi negli anni dal punto di vista degli ordinamenti, ma sempre fedele ai principi fondativi – abbia quasi esclusivamente puntato sulla trasmissione dei caratteri della ceramica com’era, ed è, nota nel mondo. In realtà, fin dall’inizio vi fu la consapevolezza della necessità dell’innovazione e dell’adeguamento al gusto e alle richieste del mondo contemporaneo, se si voleva mantenere in vita questa nobile espressione della creatività umana.

“L’idea guida della mostra e del convegno – si sottolinea dall’istituto – è quella di verificare e testimoniare questo percorso, spesso non facile e non privo di resistenze, attraverso l’arte contemporanea, relativamente agli anni di vita della scuola, praticata in modo diretto e personale da direttori e docenti, ma trasmessa agli allievi attraverso la didattica e la produzione di originali manufatti. Una ricerca che, per la sua complessità e vastità, non può che essere parziale, anche per l’assenza di una specifica bibliografia e la rarità dei documenti (la scuola fu quasi distrutta dalla guerra nel 1943 ed ha subìto vari trasferimenti), ma che è già in grado di offrire uno spaccato suggestivo e significativo dell’arte italiana, dalla prospettiva di un territorio che potrebbe apparire marginale, ma che in realtà è recettivo e in grado di accogliere ed elaborare i segni dell’evoluzione della ricerca”.

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