Intorno al XV sec, per opera di Giovanni Burgio, illustre concittadino e Arcivescovo di Manfredonia, col beneplacito di Papa Callisto, venne portata a Caltagirone la reliquia del Santo consistente in un pezzetto dell’osso del braccio.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!La suddetta reliquia, tuttora, viene conservata dentro la teca a forma di braccio in oro e platino, donata dallo stesso Burgio. A seguito di tale avvenimento, fu realizzata la “Cassa di San Giacomo”, un autentico capolavoro di alta argenteria eseguito intorno al 1500 in varie riprese da diversi artisti, anche se i documenti storici e gli scrittori locali attribuiscono completamente la paternità della suddetta opera ai Gagini .
Quest’ultima, contenente la teca a forma di braccio in oro e platino della reliquia di San Giacomo, rappresenta un’agile urna sorretta da due mensole poggianti su di un piedistallo, con sei riquadri ai fianchi in cui figurano su di uno sfondo scenico alcuni episodi della vita dell’Apostolo Giacomo.
Inoltre, fra i vari riquadri sono interposte le statuette a tutto rilievo di dieci apostoli entro nicchie leggermente incavate e fiancheggiate da mensoline a forma di cariatidi stilizzate.
Infine, nella sommità della Cassa di San Giacomo viene eretta la statuetta del Santo interposta fra due angeli dalle ali spiegate poggianti su volute barocche finemente sbalzate.