Caltagirone, il vescovo Peri: messaggio per la festa della Conadomini

Caltagirone, il vescovo Peri: messaggio per la festa della Conadomini, il pastore della diocesi calatina manda un augurio per la festa ai caltagironesi.

Caltagirone. Messaggio del Vescovo Calogero Peri in occasione della festa di Maria Santissima di Conadomini.

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Carissimi Fratelli e Sorelle,
anche la festa della Conadomini, alla quale la pietà mariana della nostra città di Caltagirone è tanto legata, subisce profonde trasformazioni a causa del corona virus. Ormai, purtroppo, è come un ritornello, il Covid-19 ha rivoluzionato la nostra vita e pure le più consolidate tradizioni religiose. Basti pensare a come abbiamo celebrato la Pasqua in questo tempo di pandemia e di chiusura. Sebbene, per grazia di Dio, qualcosa sta cambiando, la parziale riapertura, che non ci permette di fare manifestazioni pubbliche, ci farà vivere il giorno della festa, a conclusione del mese mariano, in maniera del tutto alternativo a come siamo abituati a celebrarlo con grande concorso di popolo.
Anch’io avrei voluto partecipare, per quello che è possibile, agli appuntamenti più importanti di questo mese di maggio che vede mobilizzarsi tutta la città di Caltagirone, le parrocchie, i fedeli in un grande pellegrinaggio verso l’alto, verso la sommità del monte dove la nostra città è costruita, e dove, per tutti c’è la chiesa della Madre di Dio e Madre nostra, nella quale come figli devoti ci ritroviamo a casa. Pur con tutte le limitazioni di questo tempo, avrei avuto la gioia di partecipare con il Sindaco, la giunta, le altre autorità civili e militari, con i parroci della città e i fedeli alla celebrazione del vespro e della Eucarestia conclusiva. Purtroppo a causa di questo periodo di convalescenza non mi è possibile. Con gioia, però, voglio ugualmente rendermi presente e partecipare con voi, come mi è possibile, a questa festa della nostra Mamma del cielo che è festa grande per tutti. Per questo affido al vostro parroco di trasmettervi queste mie parole.
Carissimi fratelli e sorelle, se fino a questo momento mi sono riferito alle limitazioni e anche alle cancellazioni che la pandemia ci ha imposto e continua ad imporci, non vorrei che vivessimo questa festa in tono minore. Penso che le attuali limitazioni ci possano regalare tanta ricchezza spirituale da non trascurare. Vi suggerisco tre temi che stanno orientando la mia riflessione in questo tempo e, assieme a voi, desidererei trasformare il disagio in opportunità.
1. LA VERIFICA. Non potendo fare quello che sempre abbiamo fatto, possiamo, però, soffermarci per una bella verifica di quello che facciamo e di come lo facciamo, chiedendoci, personalmente e comunitariamente, con quale motivazioni, con quale spirito, con quali frutti viviamo la nostra devozione mariana. Fermarci un momento, anche se non l’abbiamo scelto, fermarci tutti, può servirci a vivere meglio, da veri figli di Maria e discepoli del Signore, le nostre feste mariane per evitare che poi rimanga ben poco.
2. LA FEDE. Maria è la donna che si è fidata di Dio e della sua Parola. Quando tutto attorno a lei, per le considerazioni che poteva fare e per quello che poteva capire, non era chiaro, non era lineare, non era indolore, pronunciò il suo “Eccomi”, che poi ha dovuto ripetere in tante situazioni, sempre più difficili e sempre più dolorose fino all’Eccomi supremo sotto la croce di suo Figlio. Lì, ricordiamocelo, l’abbiamo ricevuta come Madre e lì, nel dolore più acuto del venerdì santo, siamo diventati suoi figli. La prima cosa che Maria ci insegna e ci chiede per seguire veramente suo Figlio è la fede. Senza fede non possiamo piacere a Dio e neppure a Maria; senza fede non ha senso nessuna cosa di quello che facciamo; senza fede ci illudiamo di poter appartenere a Cristo e a Maria.
3. NUOVE RELAZIONI. Maria inaugura la nuova grande famiglia in cui tutti siamo figli di Dio e figli suoi, e per questo tutti fratelli e sorelle tra di noi. Maria incarna e ci insegna come vivere le relazioni nuove fondate sull’amore per essere una cosa sola come Dio. Maria per accogliere Dio e tutti noi come figli ha dovuto completamente svuotarsi di sé per fare spazio all’azione dello Spirito Santo. Sul suo esempio anche noi dobbiamo fare spazio a Dio e ai fratelli nella nostra vita, e per fare questo non ci vogliono parole, ma solo amore e tanto amore.
Carissimi fratelli e sorelle, sicuramente Maria non ci testimonia e ci insegna solo questo, ma tanto altro; mi sembra, però, opportuno richiamare qualcosa della sua vita illuminata da Cristo e guidata dallo Spirito Santo, perché anche noi come suoi figli possiamo camminare in questo nostro tempo come figli di Dio e figli suoi. La coincidenza della festa della Conadomini con la solennità della Pentecoste, ci trovi tutti riuniti ed uniti insieme a Maria in attesa della discesa dello Spirito che rinnova la faccia della terra ed ogni uomo.
Madre di Conadomini Maria tu sei la vita e la speranza mia.
Vicino a voi, vi saluto e vi abbraccio tutti.
+ Calogero Peri

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Riceviamo e pubblichiamo

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