Caltagirone, guarda il docufilm REDEMPTIO del calatino Cillia: ecco il link

Caltagirone, guarda il docufilm REDEMPTIO del calatino Cillia: ecco il link. Disponibile sulla piattaforma di CHILI alla voce “nuovi e imperdibili”.

Caltagirone. Grande orgoglio calatino, Fabio Cillia col suo docufilm “REDEMPTIO” approda in rete attraverso la piattaforma Chili. “Sono pianamente soddisfatto. E’ un altro grande risultato raggiunto” – dichiara Fabio Cillia. Da oggi, quindi, chiunque potrà guardare il docufilm made in Caltagirone dal seguente LINK.

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Queste le parole di Fabio Cillia su REDEMPTIO – Intervista:

La città di Caltagirone, i molteplici amici ed i colleghi conoscono bene la sua persona. Numerosi gli elogi ricevuti in occasione della proiezione straordinaria di “REDEMPTIO” nella sua città natale. Pertanto, chi è Fabio Cillia come persona e come regista?Ringrazio molto la città di Caltagirone che mi onora e mi rende veramente lusingato. Posso affermare con molta sincerità di essere una persona semplice alla quale piacciono le cose semplici. Adoro il mio lavoro, nel veder concretizzarsi un progetto e non vedo l’ora di andare al montaggio. Il mondo cinematografico è un campo affascinante nel quale ci vuole tanto sacrificio, dedizione, coraggio, e resistenza mentale”.

Protagonista di diversi lavori in ambito cinematografico e televisivo,  quale importanza ricopre la sua professione di regista? E in che modo tale professione riesce a far uscire il suo “vero io”?Un film è il risultato di sinergie innumerevoli. Il regista è un punto di riferimento durante la fasi di lavorazione. E’ colui che conosce dettagliatamente la direzione di dove si vuol andare. Un set cinematografico è come un formicaio dove tutti lavorano ma non tutti sanno il perché’. Il perché’ sta nella testa del regista. Il regista mentre gira e monta le sue inquadrature. Anche le emozioni devono essere trasmesse con attenzione, con i dettagli. Quando sono chiamato a fare il mio mestiere, mi diverto a scegliere e a trasmettere immagini ed emozioni”.

Riguardo a REDEMPTIO, può parlarci del percorso che dalla stesura ha portato alla messa in scena del suo docu-film?Secondo le disposizioni della camera circondariale di Caltagirone, iniziammo le riprese con  una telecamera compatta (handy cam), un solo cavalletto, un solo operatore. Durante la lavorazione ho sentito, assistito e valutato una serie di contenuti che non avevo mai visto e sentito. Il documentario è un punto di incontro tra chi vive e sopravvive. Uno sfogo dettato dal desiderio di redenzione e di chiedere di essere perdonati ascoltati e compresi. Ebbene, nonostante gli enormi limiti tecno-artistici, ho concluso il mio lavoro e ad oggi ho centrato l’obbiettivo prefissatomi”.

REDEMPTIO, privo di qualsiasi forma di mistificazione e spettacolarizzazione, secondo lei cosa rende unico e originale il docu-film?L’anima di questo docu-film sono le testimonianze vere, il contenuto che arriva dritto al cuore. Prima di girare, io e la mia assistente alla regia (mia madre) abbiamo studiato attentamente e approfonditamente le dinamiche e le storie raccontate dai detenuti. Le loro testimonianze rendono Redemptio un prodotto autentico”.

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Foto articolo: REDEMPTIO – Docufilm di Fabio Cillia

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