Non è più una chimera la ricostruzione del ponte di contrada Angeli, lungo la linea ferroviaria Caltagirone – Gela, crollato l’8 maggio 2011 e demolito tre anni dopo. Il progetto, che può contare su un finanziamento di 90 milioni di euro ed è finalizzato alla riapertura dell’intera linea (che, chiusa da oltre sette anni, tornerà a collegare i due centri in una quarantina di minuti), è stato illustrato stamani, nel corso di un incontro in municipio, dall’ingegnere Salvatore Leocata, responsabile dei progetti per Catania della Direzione investimenti Area Sud della Rete ferroviaria italiana (Rfi), al sindaco Gino Ioppolo, al vicesindaco Sergio Gruttadauria, al presidente del Consiglio comunale Massimo Alparone e al dirigente dell’Area tecnica del Comune, Ignazio Alberghina.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!
Il progetto prevede, oltre alla ricostruzione del ponte, il miglioramento delle condizioni degli altri 11 viadotti che si trovano lungo il percorso, una serie di verifiche sulle opere d’arte cosiddette minori, la ricostruzione del binario da Piano Carbone a Gela secondo i nuovi standard, il rifacimento degli impianti di sicurezza e la riapertura della stazione di Niscemi, che sarà riqualificata e dotata di ascensori e marciapiedi alti per i disabili. Secondo la tempistica indicata dall’ingegnere Leocata, l’incarico per la progettazione definitiva sarà affidato il prossimo settembre; il progetto per la ricostruzione del ponte crollato sarà pronto entro il 2019, termine entro il quale sarà avviata la gara per l’aggiudicazione dei lavori; il ripristino del ponte avverrà entro il primo semestre del 2021. Gli altri interventi saranno completati entro l’anno successivo. Pertanto, in base alle indicazioni emerse dall’incontro, la riapertura della tratta potrà avvenire nel 2022.
“La riapertura della linea in questione grazie alla certezza di un consistente finanziamento – ha sottolineato Ioppolo – rappresenta il concretizzarsi di un impegno fortemente voluto e sollecitato dalla Regione siciliana – E’ un intervento significativo, che permetterà a questa tratta di riprendere quota, migliorando i collegamenti fra Caltagirone, Niscemi e Gela e determinando effetti positivi anche sul trasporto merci. Altro aspetto rilevante emerso dalla riunione – ha aggiunto il sindaco – riguarda il tratto fra Caltagirone e Catania (anch’esso interessato da lavori) che, a ristrutturazione conclusa, avrà una fermata all’aeroporto Fontanarossa, avvicinando il nostro territorio a uno fra i più importanti scali del Paese”. “Dopo anni – ha dichiarato Gruttadauria – si lavora in maniera tangibile a un’opera utile per il territorio, segno di concreta attenzione del Governo regionale. L’auspicio è che pure il tratto fra Caltagirone e Catania, grazie agli interventi migliorativi, possa accrescere la propria utilità per il Calatino”. Alparone ha posto l’accento “sulle ricadute positive che questa auspicata inversione di rotta potrà avere sulle comunità del nostro comprensorio e sulle loro prospettive di crescita”.