Caltagirone, flash mob del “Movimento per la internalizzazione e stabilizzazione degli assistenti all’autonomia e comunicazione”

Oggi 28 febbraio 2023, in vari paesi d’Italia si stanno svolgendo flashmob, ovvero manifestazioni in concomitanza alla discussione della proposta di legge DDL 236/2022 presso la settima e la decima Commissioni del Senato (Cultura e Patrimonio Culturale, Istruzione Pubblica, Ricerca Scientifica, Spettacolo e Sport) e (Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale). Un disegno legge che mira all’internalizzazione della funzione di assistenza all’autonomia e comunicazione nei ruoli dello Stato, e cioè presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito e successiva stabilizzazione dei professionisti.

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Il disegno di legge mira a sanare un grave e drammatico errore storico commesso dalla legge 104/1992, art. 13, comma 3, che nel prevedere le due funzioni scolastiche universalistiche a supporto degli alunni con disabilità, ovvero il docente di sostegno e gli assistenti all’autonomia e comunicazione, ha internalizzato presso il Ministero dell’ Istruzione i docenti di sostegno e lasciato gli assistenti alla competenza in mano agli enti territoriali quali: Regioni, ex Province e Comuni.

“L’esternalizzazione di un servizio scolastico essenziale, obbligatorio  e universalistico – unitamente al meccanismo, di fatto, di intermediazione di manodopera qualificata – ha determinato il più clamoroso e sconcertante sistema di precariato assistenziale e lavorativo”.
Motivo per cui il Misaac, Movimento civico apartitico e asindacale, si è costituito avendo un unico e solo obiettivo, quello di supportare il Disegno di Legge 236/2022.

Il Misaac, Movimento per la internalizzazione e stabilizzazione degli assistenti all’autonomia e comunicazione, costituito da famiglie, associazioni di famiglie e assistenti, è un movimento Nazionale radicato in tutto il territorio Italiano.
Come ha dimostrato il MISAAC, in un report di 150 pagine consegnato a tutti i Senatori componenti delle dette Commissioni, si registra presso vari Enti territoriali un fenomeno di riduzione delle risorse, di disagio e pregiudizio: si registrano Comuni a zero ore di assistenza oppure due ore di assistenza a settimana per una retribuzione pari a 7-8-9 euro all’ora, e interruzioni del servizio durante l’anno scolastico, con un dispendio economico non indifferente.

“Ciò determina un gravissimo pregiudizio alla condizione di vita scolastica degli alunni piu’ fragili, lasciati alla merce di un sistema scandaloso e deplorevole”.

Il tutto non è altro che il risultato del perverso intreccio di esternalizzazione di un servizio scolastico essenziale, obbligatorio e universalistico, e intermediazione di fatto di manodopera qualificata che ha determinato e sta determinando un dissanguamento finanziario degli enti territoriali, costretti a pagare 100 ciò che lo Stato pagherebbe 50.

A riguardo le parole di Alessia Dell’Albani, promotrice del flashmob tenutosi presso Caltagirone, ai piedi del simbolo della città, la Scala di Santa Maria del Monte: “La nostra casa madre è il MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito) e dal 1992, anno in cui fu fatta la legge 104 purtroppo non siamo stati internalizzati e gestiti dalle cooperative. Da lì si è creato un grande gap che fortunatamente in queste ore verrà discusso in Senato, sperando per il nostro futuro e per quello di tutti i bambini che negli anni abbiamo seguito e che ogni anno ci troviamo ad abbandonare per via della precarietà del nostro lavoro”.

Foto articolo: Andrea Annaloro

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