Caltagirone e“Nati per leggere”: successo per il primo appuntamento del 2024! Intervista all’assessore Micol Liardo

Mercoledì 3 gennaio, a Caltagirone, è avvenuto il primo incontro del 2024 del progetto “Nati per leggere”, programma nazionale che intende promuovere la lettura in famiglia per i bambini dai 0 ai 6 anni, favorendo lo sviluppo del linguaggio e delle competenze emotivo-relazionali.
Dalle 10,30 alle 12,30, di fatto, nella biblioteca dell’Istituto comprensivo “Alessio Narbone”, la giornata è stata dedicata alla lettura a bassa voce di fiabe per i più piccoli, con il coinvolgimento dei genitori stessi.

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Micol Liardo, assessore all’Innovazione, Sport e Politiche giovanili, nonché organizzatrice dell’evento stesso, ci ha concesso, con la massima disponibilità e gentilezza, un’ esaustiva intervista riguardante l’evento stesso.
Come è nata l’idea di organizzare questo evento?
In realtà l’iniziativa Nati per Leggere inizia nel 1999 su scala nazionale, a seguito di alcuni studi in ambito pediatrico che documentano come l’ascolto precocissimo di letture ad alta voce, rivolto a bambini anche di pochissimi mesi, sia in grado di migliorare la comprensione del linguaggio scritto nella primissima scolarizzazione. Negli anni, poi, questa iniziativa si è diffusa anche con il coinvolgimento dei sistemi bibliotecari, delle istituzioni educative per l’infanzia e della rete dei pediatri di famiglia, con l’obiettivo comune di accrescere, attraverso la lettura ad alta voce, lo sviluppo affettivo e culturale dei bambini dai 6 mesi ai 6 anni.
Considerando che il programma di “Nati per Leggere” è in piena coerenza con il Manifesto UNESCO delle Biblioteche Pubbliche, con la Convenzione Internazionale dei diritti per l’Infanzia e con la legislazione nazionale di promozione e sostegno per l’infanzia, l’Amministrazione si è attivata ad avviare il progetto stipulando un protocollo di intesa tra il Comune di Caltagirone, il Distretto Sanitario di Caltagirone ASP 3 di Catania, i pediatri di famiglia e gli istituti scolastici.
Quale è lo scopo principale di questo progetto?
Lo scopo di questo progetto è principalmente quello di poter offrire ai bambini del nostro territorio l’opportunità di crescere in ambienti ricchi e stimolanti dal punto di vista cognitivo, emotivo, relazionale e linguistico, attraverso l’esperienza della lettura ad alta voce in famiglia. Nel contempo, di fatto, vengono sensibilizzati anche i genitori con questi incontri e, per raggiungere questi risultati, abbiamo attivato una serie di azioni sul territorio che hanno visto la realizzazione di un calendario di attività e promozione delle letture rivolte alle famiglie e alle scuole da parte delle biblioteche della rete, programmati attraverso una stretta sinergia tra le lettrici volontarie e le famiglie, rispettando sempre i loro impegni.


Come si è svolta la giornata?
La giornata è cominciata, grazie alla collaborazione delle lettrici volontarie, con la presentazione del programma e delle sue finalità ai genitori presenti. Tra queste vi sono la promozione della lettura ai bambini in epoca precoce attraverso l’informazione, e l’arricchimento del patrimonio librario della biblioteca per la fascia 0–6 anni, che le famiglie potranno consultare nel punto lettura della Biblioteca Comunale presso l’Istituto Comprensivo “A. Narbone”.
I libri, acquistati a seguito di un finanziamento regionale del 2018, tengono conto di alcuni criteri, come la qualità narrativa e delle illustrazioni, la qualità tipografica, dell’impaginazione, degli aspetti pedagogici e dei materiali atossici.
Subito dopo, la giornata è proseguita poi con la lettura scelta di fiabe, ad alta o a bassa voce, in base alla fascia d’età, accompagnata dalle illustrazioni delle immagini.
Infine, l’incontro è terminato con un piccolo laboratorio manuale guidato per stimolare la fantasia dei bambini stessi.

Quale è stato l’esito della stessa?

A mio parere, il riscontro è stato positivo. Creare uno spazio “morbido” genitori figli ha riscosso molto successo, e valorizzare e riconoscere una risorsa territoriale, quale la biblioteca comunale, rientra in una delle finalità del progetto. Attraverso le parole dei libri, la relazione si intensifica ed in fondo è questo il cuore di Nati per Leggere, fornire ai genitori gli strumenti per consolidare un legame unico con il proprio bambino. I nostri genitori hanno riconosciuto e riconoscono oggi quale è l’elemento che più conta, ossia lo stare insieme e condividere la lettura in famiglia. Seguire il testo aiuta il genitore ad intraprendere con il bambino una lettura ricca di scambi affettivi. Aiutare a rendere indipendente la voce di un genitore che legge, rispettando il proprio background socio-culturale, crea un legame solido e sicuro con il bambino che ascolta. Per questo siamo felici del riscontro ricevuto da parte delle famiglie che adesso hanno tutta la volontà di portare insieme avanti il progetto per il bene dei bambini.

Perché i genitori dovrebbero decidere di fare partecipare i bambini a questo evento?
Da genitore penso che leggere e raccontare a un bambino significhi creare con lui un rapporto di speciale intimità e intensità. Il libro è uno strumento importantissimo che offre la possibilità di aumentare la durata dei tempi di attenzione del bambino, di creare l’abitudine all’ascolto e sollecitare la sua capacità immaginativa. Il bambino è invogliato a ripetere le parole che ascolta, a memorizzarle e a farle entrare nel suo lessico abituale, avendo la possibilità di ampliare i propri orizzonti assumendo il punto di vista altrui. L’ascolto attivo della lettura in questa fascia d’età potrebbe essere la premessa ideale per la lettura individuale che verrà in seguito durante le fasi evolutive dell’età e, condividendo libri e storie, il genitore ha la possibilità di vivere il momento di crescita insieme al proprio figlio.
A chi vorrebbe fare i propri ringraziamenti?
Il sincero ringraziamento va agli enti e alle associazioni firmatarie del protocollo, e un ringraziamento speciale va alle risorse che si impegnano costantemente con dedizione alla realizzazione del progetto, quindi a Sabrina Puglisi, che coordina le attività, e alle nostre lettrici volontarie Maria Scepi e Valentina Rotunno.

 

Veronica Gambino

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