Caltagirone: Eco-turismo per Santo Pietro e teatro polifunzionale per il Complesso Semini

Un programma collaborativo di offerta eco-turistica sostenibile per il borgo e il bosco di Santo Pietro e una funzione aggregativa e polifunzionale per il complesso urbano dell’ex macello dei Semini in grado di coniugare le esigenze dei residenti del quartiere con la fruizione da parte di associazioni e cooperative cittadine. Queste le principali idee generali emerse dal percorso di co-design promosso dalla Fondazione AVSI nell’ambito di Politèia, il progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo allo scopo di sensibilizzare il territorio Calatino ai temi dell’Economia Verde Inclusiva.

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Si è svolto infatti al municipio di Caltagirone l’incontro conclusivo in cui i rappresentanti dei dieci Enti del Terzo Settore (ETS) che hanno aderito alla manifestazione di interesse per il co-design hanno presentato all’Amministrazione comunale le proprie proposte d’intervento per la rigenerazione urbana di Beni Comuni e per la valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale, cioè per i due filoni che erano stati individuati nella fase di “co-programmazione”, realizzata nel 2023 sempre nell’ambito di Politèia.

 

Questa fase di co-design – coordinata con il supporto tecnico dell’associazione L’Argent di Ragusa – ha visto impegnate le associazioni Archeoclub Caltagirone Show People, Nave Argo, Extopia, la Consulta giovanile e la società Cooperativa Metis per lo sviluppo dei modelli d’intervento destinati al complesso Semini; mentre le associazioni Il Ramarro, Makramè, Santo Pietro Bosco e Museo Vivo, Giada e la società cooperativa Terra Nostra per la proposta rivolta alla frazione di Santo Pietro.

 

Le idee emerse hanno l’obiettivo di fornire al Comune di Caltagirone le linee di indirizzo per la programmazione delle prossime risorse pubbliche disponibili sulla SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne), secondo i processi di collaborazione istituiti e strutturati dal Codice del Terzo Settore. Il co-design infatti è propedeutico alla cosiddetta “co-progettazione”, il procedimento normativo con cui pubblica amministrazione ed ETS di un territorio scelgono di lavorare insieme per realizzare progetti specifici per il benessere della comunità.

 

«Il lavoro svolto con queste attività – spiega il capo progetto Politèia Simone Piceno – è stato e sarà fondamentale per comprendere cosa effettivamente serve al territorio e come poterlo realizzare in modo concreto e sostenibile. Ciascun Ente del Terzo Settore che ha partecipato ha certamente contezza e consapevolezza di ciò che è necessario, ma è la condivisione e l’unione delle diverse consapevolezze il valore con cui Politèia è in grado di indirizzare verso obiettivi comuni, realizzando progettualità che possano attivare risorse pubbliche, della SNAI e non solo».

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