Caltagirone e Lampedusa unite nella Giornata della memoria per le vittime dell’immigrazione: solidarietà e inclusione al centro

Ogni anno, il 3 ottobre, si celebra la Giornata nazionale della memoria e dell’accoglienza per ricordare il tragico naufragio avvenuto nel 2013 al largo di Lampedusa, in cui persero la vita 368 persone. Tra queste, Weldu Robel, un giovane eritreo di 27 anni, è stato sepolto nel cimitero di Caltagirone.

Come da tradizione, il Comune di Caltagirone, responsabile dei progetti Sai (Sistema di accoglienza e integrazione), ha organizzato un momento di preghiera e riflessione, in collaborazione con i progetti Sai per minori, adulti e famiglie. L’evento si terrà giovedì 3 ottobre, alle ore 9, presso il cimitero monumentale, e vedrà la partecipazione dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale e degli studenti, i quali leggeranno poesie e riflessioni sul tema dell’accoglienza.

Inoltre, un gruppo di minori stranieri, insieme ad alcuni accompagnatori e all’assessora al Welfare, Patrizia Alario, si è recato a Lampedusa dal 1 al 3 ottobre. Qui parteciperanno alle iniziative promosse sull’isola nell’ambito dell’evento “Protect people, not borders“, organizzato dal Comitato 3 ottobre con il patrocinio del Parlamento Europeo. Il gruppo si unirà a oltre 350 studenti provenienti da tutta Europa, nonché ai sopravvissuti al naufragio, ai familiari delle vittime e a varie organizzazioni non governative. L’obiettivo comune è quello di mantenere viva la memoria delle oltre 30.000 persone che hanno perso la vita nel Mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa dal 2013 ad oggi, e promuovere una società più inclusiva.

Assessora Patrizia Alario

L’assessora Alario parteciperà alla tavola rotonda del 2 ottobre, dedicata al tema “Le buone prassi dell’accoglienza e l’inclusione delle persone migranti“, e prenderà parte alla marcia verso la Porta d’Europa. La cerimonia culminerà con la deposizione di una corona di fiori in mare, in programma per la mattina del 3 ottobre.

“Questa iniziativa – ha sottolineato l’assessora – rappresenta un’importante occasione per condividere l’esperienza di integrazione maturata a Caltagirone attraverso i progetti Sai, ma anche un’opportunità di dialogo e confronto per rafforzare la cultura della solidarietà e dell’accoglienza, promuovendo processi di inclusione sempre più efficaci”.

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