Caltagirone, dal Circo Greca Orfei rispondono alle perplessita suscitate dal video divenuto virale: “Quei versi nel video sono naturali e non di sofferenza”
Il Circo Greca Orfei è ancora fermo a Caltagirone per via delle proroghe che riguardano le restrizioni imposte dal Governo, atte a contenere il contagio da coronavirus.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Fin dall’inizio la cittadinanza attiva e l’amministrazione si sono mosse per evitare che gli animali ed il personale si trovassero in una situazione di disagio, motivo per la quale, la macchina della solidarietà, quella sanitaria e quella istituzionale hanno finora compiuto un ottimo lavoro, garantendo una sicura e dignitosa permanenza.
Purtroppo però molti utenti hanno condiviso un video amatoriale in cui si sentono, durante la notte, i versi degli animali, interpretandoli come di sofferenza.
Motivo per la quale abbiamo contattato direttamente il personale del circo che ha tenuto a precisare alcuni aspetti: gli animali stanno bene e di certo non patiscono la fame, grazie appunto alla solidarietà della cittadinanza e dell’amministrazione, e non la patiranno nei prossimi giorni; gli stessi animali stanno bene, sono in salute e ad accertarlo sono proprio i veterinari dell’Asp 3 di Catania che settimanalmente vengono a visitarli; al momento, il personale non riscontra alcuna criticità a seguito delle restrizioni imposte dal Governo, e questo lo deve anche ai tanti cittadini, alle attività commerciali, agli enti e all’amministrazione che di certo non si sono tirati indietro.
«Molti si sono sorpresi ascoltando quei versi e questo ci dispiace, sia perché si può lasciar intendere che non siamo capaci o nelle possibilità di prenderci cura dei nostri animali che per noi vengono prima di tutto, sia perché ciò dimostra che purtroppo non hanno mai ascoltato questi versi naturali», dichiarano i responsabili del circo.
Ci sembrava doveroso dare la possibilità di replica a coloro che, a causa di un video virale mal interpretato, anche se nelle migliori intenzioni, si sono ritrovati nell’occhio del ciclone ingiustamente.