Il Consiglio comunale, nel corso della seduta di ieri sera, ha approvato all’unanimità la mozione, presentata dal gruppo consiliare di Forza Italia e integrata dai capigruppo, con la quale si impegna l’Amministrazione comunale “ad attivare l’Asp di Catania affinché, in tempi celeri, venga istituito il Registro dei tumori del Comune di Caltagirone, che possa includere eventualmente anche i dati dei Comuni limitrofi. Ciò al fine di consentire un preciso monitoraggio nel Calatino, considerando l’utilità dei registri per la ricerca e gli studi epidemiologici sugli andamenti temporali e sulla distribuzione territoriale dei casi, sui fattori di rischio dei tumori, sugli esiti degli interventi di diagnosi precoce, delle terapie e dei percorsi diagnostico – terapeutici”. La mozione impegna, altresì, il sindaco “a convocare una seduta straordinaria dell’Osservatorio sulla sanità per ascoltare, in audizione, il responsabile provinciale dell’Asp sull’incidenza dei casi di tumore nel nostro territorio e sulla copertura dello screening per i tumori al colon, all’utero e alla mammella”.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Col documento si sottolinea “la necessità di uno strumento – il Registro per la raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti nel territorio – che servirà per avere contezza sulla casistica e l’epidemiologia dei tumori nel territorio di Caltagirone, dove si riscontra l’incidenza di patologie tumorali”. Si evidenzia, inoltre, “l’importanza, anche in considerazione dell’attivazione del Muos, di controlli sul territorio per verificare nel tempo (ante e post) la sua eventuale influenza sull’insorgenza di diverse patologie tumorali e per avere, così, dati precisi grazie ai quali avviare anche una campagna di prevenzione mirata e specifica”. Infine, si rileva l’utilità “che la creazione del Registro avvenga con la piena collaborazione dei medici di base che operano a Caltagirone, nel rispetto delle norme sulla privacy e, comunque, dei criteri stabiliti dalle procedure dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum)”.
La mozione, illustrata da Sergio Gruttadauria (che ne ha sottolineato gli aspetti salienti e le finalità) nella sua veste di consigliere, ha fatto registrare, nel corso del relativo dibattito e delle dichiarazioni di voto, gli apporti costruttivi di Cristina Navarra, Valentina Messina, Mario Polizzi, Maria Di Costa, Marco Failla, Massimo Alparone e Lara Lodato.
“Si tratta – osserva il presidente dell’assise, Massimo Alparone – di un significativo contributo del Consiglio su un tema assai sentito e di grande importanza per la nostra comunità”.
In apertura di lavori, i consiglieri avevano posto l’accento su numerose problematiche o chiesto chiarimenti su vari argomenti. In particolare, Cristina Navarra aveva reclamato “azioni di contrasto al randagismo” e sollecitato notizie “sulle modalità di assegnazione di un posto per ambulante in zona cimitero”: Roberto Gravina aveva lamentato “le condizioni di scarsa pulizia e la presenza di buche in molte strade”; Vincenzo Di Stefano aveva domandato “le ragioni della mancata adesione del Comune di Caltagirone all’intesa siglata fra i centri del Sud-Est”; Mario Polizzi aveva invitato “a fare chiarezza sugli avvisi Tari recapitati ai cittadini” e chiesto che la distribuzione dei mastelli per i rifiuti “avvenga pure il pomeriggio”; Marco Failla aveva stigmatizzato “pericolosi arretramenti nella raccolta differenziata e nella pulizia della città”; Vincenzo Gozza aveva chiesto “interventi anti-randagismo e vigilanza sul rispetto, da parte delle ditte, di quanto previsto dal capitolato in vari servizi esterni”.
Le risposte dell’Amministrazione erano state affidate al vicesindaco Sergio Gruttadauria (che aveva ricordato come molte decisioni siano ascrivibili “a competenze gestionali degli uffici”), e all’assessore alle Politiche ecologiche Francesco Caristia, che aveva fornito chiarimenti e assicurato “le iniziative del caso su randagismo e pulizia”. Prossima seduta alle 20 di lunedì 4 febbraio per proseguire la trattazione dei numerosi punti all’ordine del giorno.