Il Consiglio comunale ha dedicato l’intera seduta di ieri mattina, svoltasi alla presenza dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, del direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Giammanco, e del direttore medico del presidio ospedaliero, Giovanna Pellegrino, alle criticità della sanità locale, concludendo i lavori con l’approvazione, all’unanimità, di un ordine del giorno nel quale si fanno le seguenti considerazioni: “Nell’ospedale di Caltagirone non sono stati garantiti, anche se previsti nella Dea di primo livello, alcuni reparti, che sono stati gradualmente depotenziati al punto da costringere i pazienti a migrare in altri centri. La condizione del presidio ospedaliero non è stata garantita dai Piani di attuazione aziendale assicurando primari, medici, infermieri, personale paramedico e investimenti. Il sistema di prenotazione con il numero verde delle visite specialistiche risulta farraginoso, con lunghe attese, con gravi conseguenze sugli utenti. Questa problematica investe maggiormente la Chirurgia, la Ginecologia (ecografia pre-natale), la Radiologia e la Cardiologia. L’attuale ubicazione della Guardia medica, all’interno dell’ospedale – prosegue il documento – penalizza gli utenti, soprattutto anziani, in prevalenza residenti nel centro storico, dove il servizio andrebbe ubicato”. L’ordine del giorno stigmatizza altresì “la mancata apertura dell’Hospice di piazza Marconi quale centro residenziale in cui si attuano le cure palliative per i malati terminali, l’assenza di un mezzo di soccorso avanzato, che sia fornito delle attrezzature necessarie per la rianimazione, e la mancata effettuazione di investimenti in risorse umane che corrispondano a quelli con cui, invece, sono state potenziate struttura e apparecchiature mediche”. Manifestata inoltre la preoccupazione, e chieste precise rassicurazioni che ciò non accada, che l’apertura dell’ospedale San Marco, a Librino, possa comportare un ulteriore depotenziamento dell’offerta sanitaria ospedaliera del Calatino. Infine, il documento impegna l’assessore regionale e i “vertici” della sanità provinciale e locale al concreto superamento delle criticità evidenziate. Richiesti, fra l’altro, un incremento dei posti letto in alcuni reparti, la revisione del sistema di prenotazione e delle liste d’attesa e la rideterminazione della dotazione organica “in funzione delle reali esigenze”.
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Durante la seduta sono intervenuti i consiglieri comunali Cristina Navarra (“Conto salatissimo pagato con la soppressione dell’Azienda ospedaliera”), Vincenzo Di Stefano (Tempi d’attesa eccessivi per le visite specialistiche”), Luca Distefano (“Speriamo davvero sia la volta buona per risolvere annose problematiche”), Maria Di Costa (“Serve maggiore attenzione all’ospedale <Gravina>”), Vincenzo Gozza (“Troppe file in sala gessi e discrasie al Pronto soccorso”), Roberto Gravina (“Calatino spesso dimenticato rispetto ad altre zone della provincia”) , Andrea Bizzini (“Si coglie un’inversione di tendenza, ma mai abbassare la guardia”), e il presidente Massimo Alparone (quest’ ultimo ha sottolineato pure “la necessità di potenziare la diagnostica” e al termine della seduta si è detto soddisfatto del suo esito). Richieste di attenzione anche dal sindaco di Militello Giovanni Burtone, presente pure il vicesindaco di San Michele di Ganzaria, Michele Giongrandi.
Il sindaco Gino Ioppolo ha insistito sulla necessità di mutare, dando alcune risposte immediate, “la percezione negativa sulla sanità da parte dei cittadini”. Dai deputati regionali Francesco Cappello e Giuseppe Compagnone sono partite le proposte rispettivamente di “andare oltre l’assetto provinciale delle Asp” e di “investire sulle tecnologie, valorizzando le eccellenze”. A margine dei lavori il direttore generale dell’Asp Giuseppe Giammanco ha rivendicato “i risultati raggiunti, dai grandi investimenti strutturali alle 2 Rems, alla Stroke unit, al potenziamento dell’Emodinamica con l’attivazione dell’Uos”.
“Nessun ridimensionamento per il Calatino nella nuova rete ospedaliera su cui la Commissione Sanità all’Ars emetterà nei prossimi giorni il proprio parere – ha detto l’assessore regionale Razza – Anzi l’ospedale di Caltagirone vede aumentare i propri posti letto e si vede attribuire un’Unità operativa complessa (Uoc) in più, la Farmacia ospedaliera. Intanto stiamo cercando di rimpinguare il personale e nel territorio sono state fatte una quarantina di assunzioni fra infermieri, Oss e medici”. Razza ha poi annunciato che “è pronto il progetto, da finanziare, per la nuova Oncologia”. Hospice: “Abbiamo accelerato i processi di accreditamento che consentiranno la sua apertura a settembre. E, in quella circostanza – ha aggiunto l’assessore – riporteremo nel centro storico della città la Guardia medica, che sarà allocata anch’essa, come l’hospice, nell’immobile di piazza Marconi”. Quanto alla riduzione delle liste d’attesa, “essa potrà avvenire grazie anche all’entrata in funzione del Cup provinciale unico”.