Buona anche la ‘seconda’ scala di Caltagirone

 

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E’ stata  inaugurata l’11 Settembre, nella città della ceramica   la “scala della legalità”Dopo Catania, Palermo, Lecce e Calimera in Puglia e tantissime altre città italiane, Caltagirone ospiterà una “Scala della legalità”.
Una ‘seconda’ scala nella  Città della ceramica, già famosa per l’altra ‘scala’, quella di Santa Maria del Monte; con i suoi 142 gradini rivestiti in ceramica, la storica scalinata è stata costruita, ma a piccoli pezzi interrotti, nel 1606 e poi collegata nel 1844 su progetto dell’architetto Salvatore Marino; lunga oltre 130 metri, rivestita nelle alzate dei gradini con mattonelle in ceramica.
Se i monumenti raccontano la storia, la nascita di questa “Scala della legalità” cosa vuole raccontare? Come e perché è nata l’iniziativa?
La scala della Legalità a Caltagirone, inaugurata l’11 settembre, è stata realizzata nell’ambito del protocollo di cooperazione tra 4 ditte artigiane locali e il comune di Caltagirone. Ubicata in Via Paglia, adiacente alla via Duca degli Abruzzi, nel quartiere Sant’Orsola è stata allestita con vasi in ceramica e la street art, colorata di verde, bianco e rosso della bandiera italiana, nel bianco sono trascritti i nomi dellle vittime della mafia, con all’inizio Giovanni Falcone e alla fine Paolo Borsellino, nel mezzo tanti i nomi di donne e uomini che hanno perso la vita per opera della mafia, da Peppino Impastato a Ninni Cassarà. Un nome in particolare è stato volutamente inserito, quello del piccolo Giuseppe Aiello bambino ucciso nel 1990 a Caltagirone, la scala come scritto è adornata da vasi e fiori con il particolare di due gerle ai balconi delle case che riportano due famosi frasi dei giudici Falcone e Borsellino.
Fabio Roccuzzo, sindaco di Caltagirone commentando l’iniziativa, ha affermato: “È il segnale, forte, di una città che non dimentica il sacrificio di coloro che hanno lottato contro la mafia e che, attraverso questa testimonianza, lancia un messaggio di impegno sociale civile per una sempre più forte affermazione della legalità. Un grazie a Giuseppe Failla e a quanti altri hanno contribuito a questa splendida iniziativa, che ha la pienissima condivisione dell’Amministrazione comunale”.
Infine, uno degli artigiani che ha curato l’installazione dei vasi in ceramica e l’allestimento, Giuseppe Failla ha dichiarato: “L’idea è nata mentre sul web ho visto una scalinata realizzata a Vieste, ho provato subito una forte sensazione di commozione. Mi sono detto, perchè non realizzarne una a Caltagirone, cosi, ho parlato e proposto la mia idea all’amministrazione comunale che ha accolto la mia richiesta. Realizzare questa scala è stato per me un motivo di orgoglio per ribadire che la Sicilia non deve mai dimenticare chi ha lottato contro la mafia. Sono stato travolto da tantissimi complimenti per l’iniziativa e mi fa piacere che tanti turisti si fermano apposta per fotografarla e fanno apprezzamenti lodevoli. Ringrazio pubblicamente i residenti della scala che sono stati tra i primi a dare una mano per realizzare il tutto”. Durante la cerimonia, alla quale interverranno i familiari del piccolo Aiello, l’artista caltagirone se, Giusy Aliotta, reciterà una poesia scritta da Felicia Impastato.
Caltagirone è situata strategicamente e geograficamente al centro della regione, una posizione chiave per far partire un ulteriore messaggio di legalità, un modo per ribadire che la Sicilia sta alzando sempre più, la voce contro un fenomeno che l’ha tenuta imbavagliata per troppo tempo.   (Salvatore Zammuto)

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