Una giornata all’insegna della natura e dell’educazione ambientale ha coinvolto ieri 90 alunni dell’Istituto comprensivo “Mazzarrone-Licodia Eubea”, che hanno esplorato il Bosco di Santo Pietro, un autentico gioiello della macchia mediterranea.
Un viaggio nella biodiversità
Accompagnati dai loro insegnanti, gli studenti hanno iniziato la visita alla base di Renelle, gestita dall’associazione “Il Ramarro”. Renato Carella e Piero Pitrolo hanno guidato i giovani alla scoperta delle caratteristiche uniche dell’ecosistema locale, illustrando l’importanza della tutela della biodiversità.
Il Giardino dell’Amicizia Sociale
La seconda tappa della giornata ha condotto i ragazzi al “Giardino dell’Amicizia Sociale”, creato la scorsa estate nell’ambito del progetto “Bosco Colto Campus” promosso culturale “Makramè”. Sebastiano Favitta, presidente del comitato “GiadA APS”, e Sandra Cuervo hanno raccontato la nascita di questo spazio, un esempio concreto di collaborazione tra associazioni locali e Comune di Caltagirone.
Un tuffo nella storia naturale
Nel pomeriggio, gli studenti hanno visitato il Museo naturalistico del Calatino e del Bosco di Santo Pietro. Guidati da Rosario Mascara, hanno esplorato le meraviglie della flora e fauna del territorio, consolidando le nozioni apprese sul campo.
Un progetto educativo e territoriale
L’iniziativa, organizzata dal Comune di Licodia Eubea e dall’assessora Giuliana Pepi in occasione della Festa dell’Albero, è stata resa possibile grazie a un contributo della Regione Siciliana – Assessorato dell’Agricoltura.
“Questa giornata – hanno dichiarato i rappresentanti delle associazioni coinvolte – testimonia l’unicità del territorio del Calatino e l’importanza della collaborazione tra enti locali e associazioni per valorizzare un patrimonio inestimabile”.
Entusiasti i piccoli visitatori, che hanno vissuto un’esperienza immersiva tra natura, educazione e comunità. Un esempio virtuoso di come la sinergia tra pubblico e privato possa trasformare un territorio in un laboratorio didattico all’aria aperta.