Il Bonus Trasporti 2024, noto anche come “bonus trasporto pubblico”, è un incentivo economico per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico, sia annuali che mensili. Questo contributo mira a supportare i cittadini con redditi più bassi nell’accesso ai trasporti pubblici.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Requisiti e Funzionamento del Bonus
Nel 2023, il bonus era un incentivo di 60 euro destinato a chi possedeva un reddito lordo annuo non superiore a 20.000 euro. Poteva essere richiesto da studenti, lavoratori o da maggiorenni con minori fiscalmente a carico, e veniva erogato tramite una piattaforma del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS). Escluso da questo incentivo erano i servizi di prima classe e quelli business. Il buono copriva fino al 100% dell’importo dell’abbonamento, ma non poteva essere cumulato o usato per acquisti futuri se non speso interamente.
Cambiamenti nel 2024
Nel 2024, il bonus trasporti non è più disponibile come in passato, a causa dell’esaurimento delle risorse finanziarie. Il nuovo bonus è riservato a chi possiede la “Social Card Dedicata a Te” e ha un reddito lordo annuo massimo di 15.000 euro. Non è più necessario presentare l’ISEE per richiedere il bonus, ma le famiglie che ne possono beneficiare devono avere almeno tre membri e una certificazione ISEE valida inferiore a 15.000 euro.
Social Card e Bonus Benzina
Nel 2024, il bonus trasporti viene sostituito dal bonus benzina, caricato direttamente sulla “Social Card”, per un valore di 77,20 euro. Questo contributo può essere utilizzato non solo per l’acquisto di carburante, ma anche per beni di prima necessità o abbonamenti ai trasporti pubblici locali. Le risorse sono distribuite seguendo criteri di priorità come il numero di componenti della famiglia e la presenza di figli.
Problematiche e Critiche
L’introduzione della Social Card ha causato problemi logistici, come lunghe code agli uffici postali, e restrizioni sull’uso dei fondi, considerate troppo limitanti da alcuni beneficiari. Il contributo è stato giudicato insufficiente da molti, considerando i crescenti costi per le famiglie.