Il vaso di Pandora ormai è stato scoperchiato e cominciano ad aggiungersi altre persone alla lista di coloro che lo hanno percepito pur non avendone la necessità economica.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Ma di quella che è già stata ribattezzata come la “lista della vergogna” non ci sarebbero solamente i deputati: l’elenco, infatti, è molto più lungo e comprende anche molti amministratori comunali. Persone che hanno continuato a beneficiare dell’indennità riconosciuta per l’incarico istituzionale da loro ricoperto. Secondo i dati forniti dall’INPS, l’operazione con cui è stato pagato il sussidio da 600 euro a circa 4,1 milioni di cittadini che ne hanno fatto richiesta è costata allo Stato ben 6 miliardi di euro. Una spesa ingente e nonostante ciò ci sono persone per cui questa indennità è stata solamente un piccolo aiuto in quanto causa lockdown hanno perso molto di più e non sono stati in grado di ripartire.
I dati svelati dalla direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell’Inps: il Governo ha dato la possibilità di beneficiare di un bonus anche a chi non ne aveva bisogno. Ed è per questo che nella cosiddetta “lista della vergogna” troviamo molti professionisti quotati, come notai, ingegneri e professionisti che nel corso della loro carriera hanno guadagnato abbastanza da poter far fronte a pochi mesi di lockdown senza attingere a bonus finanziate con le risorse pubbliche. E il fatto che nella lista figurino anche cinque deputati non fa altro che aumentare l’indignazione dei cittadini, alcuni dei quali non hanno potuto beneficiare del bonus 600 euro a causa di un cavillo amministrativo. Ma non ci sono solo i deputati: nell’elenco sembra figuri anche un noto presentatore TV.