Bonus 600 euro, ricevuto da deputati, sindaci, governatori e non solo

Il vaso di Pandora ormai è stato scoperchiato e cominciano ad aggiungersi altre persone alla lista di coloro che lo hanno percepito pur non avendone la necessità economica.

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Ma di quella che è già stata ribattezzata come la “lista della vergogna” non ci sarebbero solamente i deputati: l’elenco, infatti, è molto più lungo e comprende anche molti amministratori comunali. Persone che hanno continuato a beneficiare dell’indennità riconosciuta per l’incarico istituzionale da loro ricoperto. Secondo i dati forniti dall’INPS, l’operazione con cui è stato pagato il sussidio da 600 euro a circa 4,1 milioni di cittadini che ne hanno fatto richiesta è costata allo Stato ben 6 miliardi di euro. Una spesa ingente e nonostante ciò ci sono persone per cui questa indennità è stata solamente un piccolo aiuto in quanto causa lockdown hanno perso molto di più e non sono stati in grado di ripartire.

I dati svelati dalla direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell’Inps: il Governo ha dato la possibilità di beneficiare di un bonus anche a chi non ne aveva bisogno. Ed è per questo che nella cosiddetta “lista della vergogna” troviamo molti professionisti quotati, come notai, ingegneri e professionisti che nel corso della loro carriera hanno guadagnato abbastanza da poter far fronte a pochi mesi di lockdown senza attingere a bonus finanziate con le risorse pubbliche. E il fatto che nella lista figurino anche cinque deputati non fa altro che aumentare l’indignazione dei cittadini, alcuni dei quali non hanno potuto beneficiare del bonus 600 euro a causa di un cavillo amministrativo. Ma non ci sono solo i deputati: nell’elenco sembra figuri anche un noto presentatore TV.

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