Bellamorèa, da Caltagirone un inno all’amore e alla libertà di essere famiglia con Luce

“Con Luce, i Bellamorèa si schierano per l’amore universale e contro i limiti imposti alla libertà di creare una famiglia”

Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!

Il duo pop world siciliano Bellamorèa, composto dai fratelli Emanuele e Francesco Bunetto, con all’attivo collaborazioni con artisti del calibro di Roy Paci, Leo Gullotta, Phil Palmer e Nino Frassica, hanno pubblicato Luce, un brano che “rappresenta il forte desiderio che ha una persona a donare il proprio amore verso un figlio“, volendo affermare che “la vita è un diritto e non un realto universale“, in pieno contrasto con il recento disegno di legge che renderebbe la GPA (gestazione per altri) un reato universale, ovvero un reato punibile sul territorio italiano anche se commesso all’estero.

Il duo siciliano non è nuovo a raccontare a trattare di questioni attuali: le storie raccontate dalle loro canzoni trattano di attualità e temi sociali, ma anche della legalità e della tradizione, quest’ultimo aspetto che si collega a un loro progetto, il “MED WORLD TOUR”, che attraverso la ricerca, la divulgazione, la rappresentazione e la salvaguardia, punta a valorizzare a livello globale la musica e la cultura popolare del Mediterraneo, realizzando concerti rivolti alla diaspora italiana (a tal proposito, il gruppo ha realizzato nel corso del tempo diversi concerti in varie parti del mondo, dalla Tunisia fino al Giappone e gli USA, passando per l’Europa).

Luce

Ritornando al loro appena pubblicato singolo Luce, la two men band vuole raccontarci la venuta al mondo di un figlio come “la luce di una splendida creatura che viene al mondo per ricevere amore, attenzione e protezione da qualunque tipo di famiglia, oggi negata da un ddl che trasforma la gestazione per altri in un reato universale“.

Per i Bellamorèa “la vita è semplicemente un dono”, asserendo che la nascita di un figlio “è una scelta delle famiglie”, che però “in Italia è diventato un affare di Stato“. Il duo musicale siciliano conclude con un appello, ovvero che ogni persona possa metter su famiglia a modo suo perché “non si può pensare che oggi c’è chi desidera avere un figlio e non lo può avere”.

Condividi
Exit mobile version