Testacoda, chi per sognare la massima Serie, chi per mantenere la categoria. È un campionato a due facce quello delle siciliane che partecipano alla stagione di Serie A2 del campionato maschile di basket. Da una parte il Trapani, sorprendentemente al vertice della classifica inseguendo il sogno A1, e dall’altra l’Agrigento, invischiata nella lotta per non retrocedere, in una stagione che non sta riuscendo mai a decollare e alla quale servirebbe una svolta vera. Situazioni difficili ma a loro modo appassionanti per chi ama questo sport. Certamente la Serie A2 non avrà certamente un grande seguito come l’Eurolega o l’NBA, che riescono a catturare l’interesse di un ampio pubblico di tifosi come può dimostrare anche la presenza di quote Eurolega o quote dell’NBA, ma riescono comunque a mobilitare migliaia di supporter in tutto il territorio nazionale con i suoi due gironi, Verde e Rosso, e 24 squadre che non si danno mai per vinte e cercano di esprimere sempre al meglio il loro gioco e l’amore per questo sport.
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Il Trapani Shark ha iniziato la sua stagione con grandi dubbi sulla sua iscrizione, ma poi tutto è andato per il meglio e la stagione ha preso una piega, positiva, che nessuno si sarebbe mai aspettato. Prendendo in considerazione 22 gare della stagione i siciliani sono stati una macchina da guerra con 21 vittorie e una sola sconfitta, conquistando così 42 punti nel Girone Verde e tenendo a distanza Cantù a 8 punti. Una volata incredibile interrotta solo nella partita al vertice proprio contro Cantù quando i siciliani persero ad ottobre 78-95. Ma a parte quello scivolone il club di Valerio Antonini non ha più sbagliato nulla, prendendo in mano il campionato, la vetta senza mollarla più. D’altronde nello sport quando le cose vanno bene basta lasciarsi trascinare dall’onda positiva, cosa che fa acquisire sempre più fiducia in sé stessi e autostima, migliorando automaticamente le prestazioni e i risultati. Uno stato d’animo dello spogliatoio che permette di valutare la difficoltà delle sfide e lo spessore degli avversari senza però temerli. Trapani ha superato diversi esami quest’anno, passandoli a pieni voti e schiacciando chiunque gli si è parato davanti. Un sogno per i tifosi degli Shark che vedono l’Olimpo del basket nazionale sempre più vicino e un risultato ormai più che possibile.
Agrigento
Ma se a Trapani si vive il sogno, poco più distante, ad Agrigento, la stagione 2023-2024 è quasi un incubo. Stesso Girone, quello Verde, stessa classifica, ma situazione diametralmente opposta. Le statistiche parlano chiaro. Anche in questo caso prendendo in esame le 22 gare stagionali fin qui disputate la Fortitudo ha vinto in sole 6 occasioni e ha perso 16 gare, che significa un modesto 10º posto nella classifica del torneo. In più si può aggiungere il dato della media punti segnati, solo 75.8, a fronte di quelli subiti, che si attesta ad 81.2. Dati che fanno riflettere ma che esigono una svolta per tirarsi fuori dal purgatorio delle sfide playout o peggio dell’ultimo posto, distante solo quattro lunghezze. D’altronde le undici sfide giocate tra dicembre 2023 e gennaio 2024 hanno visto esultare solo due volte. Troppo poche. Poche come le gioie e gli aspetti positivi della stagione. E sebbene la società sia consapevole degli errori commessi in questi mesi restano poche occasioni per conquistare punti e lanciare un messaggio chiaro agli avversari. Ad Agrigento serve un cambio di mentalità, altrimenti saranno come minimo play-out, e in quel caso non si avranno altre possibilità che dimostrare a tutti quanto si vale sul campo con prestazioni determinate a cercare l’unico risultato possibile: la vittoria.