Bagno di sangue, stermina la sua famiglia e si spara

Licata (Agrigento). Questa mattina, intono alle 7.30, in contrada Safarello, si è verificato un quadruplice omicidio. Angelo Tardino, classe 1974, dopo essersi recato a casa del fratello Diego, classe 1977, e utilizzando una pistola Beretta cal. 9×21, lo ha ucciso insieme alla cognata Alexandra Angela Ballachino, classe 1982, ed ai nipoti di 11 e 15 anni.

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Si è poi allontanato, lungo la via Mauro De Mauro, dove ha deciso di suicidarsi esplodendosi un colpo alla tempia con una pistola a tamburo marca Bernardelli. Entrambe le armi erano legalmente detenute. Ritrovato pochi istanti dopo dai Carabinieri che erano già sulle tracce, dopo averlo intrattenuto al telefono, è stato immediatamente soccorso e trasportato in elisoccorso presso l’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.

Le sue condizioni sono apparse fin da subito gravissime: aveva il cervello spappolato a causa del colpo che si è sparato alla tempia, dopo aver compiuto il massacro. Il personale sanitario che lo ha soccorso aveva parlato di “morte cerebrale”. Adesso è stato reso noto il suo decesso. Una decina di carabinieri, fin da quanto era giunto in ospedale, presidiavano il pronto soccorso, si temevano infatti possibili ritorsioni di altri familiari, amici o conoscenti.

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